Siamo nel 1880. Nelle assolate terre
messicane vive Maria (Penelope Cruz), la figlia di un modesto contadino. A
far compagnia alla sincera bellezza di Maria c’è il suo fido destriero che
la ragazza ha addestrato come Zorro ha saputo fare con il suo inseparabile
amico equino.
A casa del ricco banchiere della città
c’è una figura losca che è il rappresentante della New York Bank and Trust.
L’uomo venuto dagli States vuole prendere accordi con il banchiere, ma il
suo vero intento è di impadronirsi illecitamente delle terre di proprietà
dei contadini messicani. Sara (Salma Hayek), una ragazza elegante e
fascinosa, è la figlia del banchiere.
A causa dell’avidità e della malvagità di Tyler Jackson (Dwight Yoakam) e
compagni, decisi ad affermare il potere delle banche newyorkesi Sara e
Maria, seppur così diverse fra loro, si ritrovano unite nel dolore e nella
disperazione. Per proteggere e rivendicare il diritto alla terra dei
messicani e cacciare fuori dal loro territorio i malvagi forestieri non c’è
che una soluzione: rapinare le banche di proprietà della Bank and Trust. C’è
un però. Nessuna delle due ha esperienza nel ramo. Maria è una donna molto
semplice e sensibile, e anche se dimostra una certa dimestichezza con l’uso
della pistola, non è certo nella sua indole derubare il prossimo. Sara che
ha nei suoi trascorsi un viaggio di studi in Europa non ha grande
familiarità con le armi e neanche molta spregiudicatezza davanti al
pericolo. Ecco che in loro soccorso arriva un veterano delle rapine, il
cowboy per eccellenza, come siamo sempre stati abituati a vederlo al cinema:
scorbutico, solitario, sicuro di sé e di animo generoso. Egli risponde al
nome di Bill Buck (Sam Shepard). Dopo un doveroso addestramento le due
novelle rapinatrici svaligiano diverse filiali della Bank and Trust, e ormai
tutti le riconoscono come le Bandidas. La polizia di New York naturalmente
non ci sta, e per accelerare la cattura delle due famigerate fuorilegge
manda sul luogo Quentin (Steve Zahn), un giovane ispettore di belle speranze
che conduce le indagini seguendo con padronanza le regole della polizia
scientifica, degne, anche se storicamente arretrate, delle migliori
esplorazioni di C.S.I. Ma presto il giovane poliziotto si lascia conquistare
dalla esuberante bellezza delle due rapinatrici, e passa dall’altra parte.
Da questo momento in poi comincia la vera lotta tra buoni e cattivi.
La prima cosa che salta subito agli occhi è la divertente commistione delle
nazionalità impegnate nella realizzazione del film. Un western di produzione
francese, girato da due norvegesi in Messico con una messicana (per fortuna)
ed un spagnola. Ed è esattamente questo quello che faceva notare Sam Shepard
al produttore Ariel Zeitoun che lo conduceva a Durango, il luogo delle
riprese che ha ospitato tanti indimenticabili film western. Shepard in
verità aggiunse ironicamente un “Cosa ci faccio qui”. La trama è classica
per un western: ci sono i buoni, ci sono i cattivi, c’è la rapina in banca,
l’assalto al treno e la contrapposizione tra buoni e cattivi. Ma senza
scomodare i vari Leone o Peckinpah o Ford, i due registi che fino ad adesso
avevano lavorato nel mondo della pubblicità danno vita alle figure femminili
protagoniste del film basandosi su uno stile a volte simile ad un Bud
Spencer & Terence Hill, con toni accentuati di commedia, scene rocambolesche
e piani astuti. C’è nel film il già citato Zorro, come salvatore ed abile
difensore dei deboli qui sdoppiato nelle vesti di due affascinanti ragazze.
C’è il tentativo di rovesciare le scene drammatiche con delle gags comiche,
in perfetto stile hollywoodyano, ma qui non è Arma Letale e non tutto è
permesso. A volte riesce, a volte no. Forse c’è anche un involontario
richiamo a Thelma & Louise,
vista la conquistata solidarietà delle due fanciulle, ma manca la profondità
dei caratteri per renderci emozionante il raggiungimento della loro
salvezza. Anche se è sempre meglio vedere i film al cinema
Bandidas è un buon home video
per una spensierata serata senza troppe pretese. Da non sottovalutare però
il fatto che nella realizzazione dell’idea del lungometraggio e nella
stesura della sceneggiatura c’è lo zampino di Luc Besson.
Voto: 22/30
06:07:2006 |