IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Le Due Torri

di Peter JACKSON
Con Elijah Wood, Ian McKellen



Come Peter Jackson afferma da qualche parte in un'intervista, "Non c'è bisogno di mostrare a che punto siamo rimasti nel film precedente perché chi non ha speso i soldi del biglietto per assistere al primo film, sicuramente non li spenderà per il secondo". Forte di ciò, LE DUE TORRI inizia con uno spettacolare flashback (che poi scopriremo essere un sogno di Frodo) in cui assistiamo allo scontro tra Gandalf il Grigio (Ian McKellen) ed il demone Balrog, per scoprire com'è si è concluso. Ma quando Frodo (Elijah Wood) si sveglia, siamo già in media res. Non c'è da essere delusi, dal secondo episodio cinematografico tratto dalla saga di Tolkien, ancora più spettacolare del primo e, come oramai è scontato, sicuramente meno del terzo: un film capace di inchiodare lo spettatore alla sedia per ben tre ore (ma la sicura extended version in DVD - come ci ha confermato Matt Aitken della WETA Film al Future Film Festival - sarà ancora più lunga). Per chi, come me, ha visto solo una volta il primo film e magari non ha mai letto Tolkien, seguire i personaggi del secondo episodio nel loro peregrinare è sicuramente una novità: sarà una sorpresa l'incontro con Faramir (David Wenham), fratello di Boromir (ricordate? interpretato da Sean Beam, muore nel primo capitolo) ma dovrà fare mente locale per ricordarsi chi sia l'elfo Haldir che arriva in soccorso alla Compagnia presso il Fosso di Helm - ma ciò non toglie nulla al film, semmai è una mancanza di chi non conosce Tolkien. In effetti alcune libertà Jackson se le è prese - per esempio, l'episodio appena citato, degli Elfi che arrivano in aiuto degli assediati, nel libro non c'è: con buona pace dei Puristi, non dobbiamo scordarci che ci aspetta IL RITORNO DEL RE (uscirà in Italia a gennaio 2004), ma soprattutto quell'unico "Signore degli Anelli" che vedrà la luce indicativamente nel 2005, che riunirà i tre capitoli in un unico film-fiume, presumibilmente correggendo le mancanze e limando le imprecisioni con ancora un nuovo montaggio.
D'accordo con Jackson, la vera novità del film è la presenza di un personaggio completamente digitale (è vero, lo sono anche Jar Jar Binks o Yoda) creato sulla recitazione dell'attore e free-climber inglese, Andy Serkis. La scelta di girare in pellicola, piuttosto che in digitale, che per Jackson non ha ancora raggiunto una resa ottimale, è stato senz'altro il maggior punto di forza. C'è un abisso tra Yoda o Jar Jar Binks e Gollum, come in effetti esiste una differenza enorme tra quest'ultimo e i vari personaggi digitali dei film di Lucas, ma anche Barbalbero, fusione di digitale e animatronic, lascia senza fiato - così come lasciano senza fiato le scene di battaglia (dove sono utilizzati i MASSIVE, ma vi rimando all'articolo sul Future Film, se ne volete sapere di più) e favolose carrellate - e ad essere sincero, alcune delle carrellate verticali più azzardate mi hanno fatto venire le vertigini. La scelta di girare in pellicola si è rivelata vincente non solo nell'interazione dei vari personaggi reali/digitali, ma anche in tutte quelle sequenza in cui si percepisce la realtà del paesaggio: una sensazione che in EPISODIO II non si trovava, i panorami sembravano freddi, si percepiva la falsità dell'immagine. Ottimi perciò anche gli effetti visivi, che rendono gli attori che interpretano gli Hobbit più bassi degli altri, e Gimli (John Rhys-Davies) più basso di tutti, a volte con semplici artifici prospettici. E a proposito di Rhys-Davies, una curiosità: nell'originale inglese la voce di Barbalbero appartiene a proprio a lui, l'attore che interpreta il nano Gimli - e per dimostrarvi come gli effetti visivi possano fare miracoli, andatevi a vedere quant'è possente John Rhys-Davis: era Sallah, l'aiutante egiziano di Harrison Ford, nel primo e terzo film di Indiana Jones.
Insomma, sia chi ama Tolkien, sia chi si è avvicinato alla sua Terra di Mezzo solo dopo aver visto il film, o chi ha deciso di dedicarsi solo ai film, avrà motivi per non rimanere deluso. Piuttosto, se speravate di leggere la trama di questo secondo capitolo, dai risvolti ecologici e dalle citazioni shakesperiane (entrambi di Tolkien), ebbene, non ve la racconto: perché se avete speso i soldi del biglietto per assistere al primo film, sicuramente li spenderete per il secondo.



Voto: 30++/30

Links:
Sito ufficiale: www.lordoftherings.net
Sito italiano: www.ilsignoredeglianelli.it

Matteo Feruglio
27 - 01 - 03


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