gli amanti passeggeri

di Pedro Almodòvar
con Penélope Cruz, Antonio Banderas

e con Paz Vega, Blanca Suárez, Antonio de la Torre

di Giorgio CARELLA

 

26/30

 

I passeggeri di un volo diretto a Città del Messico, scoprono che il loro aereo è in avaria e mentre aspettano di capire come risolvere la situazione si confidano fra di loro, provano nuove esperienze e si confessano gli uni con gli altri.
Dopo un silenzio abbastanza breve, Almodòvar torna a presentare la sua nuova pellicola. Una pellicola che se pur spassosa e brillante poco ci lascia dopo essere usciti dalla sala. Poco troviamo infatti del regista che della Spagna ha rappresentato lo spirito critico della trasformazione che dal franchismo alla caduta di Aznar ha portato il paese Iberico dall'essere una serie di divertenti cartoline naif a simbolo, insieme alla Grecia, del fallimento della politica economica europea. In questo film troviamo poca trasgressione vera, poca graffiante umanità, poco sentimentalismo caldo e umano. Ciò che troviamo invece sono una serie di macchiette più o meno concilianti, più o meno divertenti, più o meno poco impegnative. In generale non c'è nulla che non vada, il film scorre come burro su una padella calda, le battute sono divertenti e i personaggi simpatici, ma nulla è davvero sentito, nulla è davvero esplorato e oltretutto non c'è nessuna conseguenza agli atti pregressi che i personaggi hanno commesso prima di salire sull'aereo in questione che assume le forme di una specie di purgatorio delle anime in cui le confessioni, le comunicazioni, i ricordi assumono una dimensione sospesa (ed è qui che troviamo davvero molto del regista spagnolo che tutti quanti apprezziamo) che di fronte alle possibilità della morte sembrano briciole risolvibili e di fatto senza nessuna reale conseguenza. Quindi la pornostar trova l'amore, il sicario la sua umanità, il banchiere truffatore i suoi affetti, tutti più o meno scoprono di essere gay e via dicendo, in una dimensione di divertita indulgenza. Insomma, come a dire che alla fine non c'è nulla di veramente terribile che nessuno di noi possa fare.
Il fatto che l'aereo si una specie di limbo però l'ho trovato davvero interessante. Li in alto a sorvolare la Spagna (dal cui spazio aereo non si può uscire, come a dire che non si può uscire da se stessi) i personaggi riscoprono quello che li ha portati a bordo e che in realtà per sempre li aspetterà a Terra (dove, che sia chiaro, ci sono anche tutte le risoluzioni delle problematiche legate agli affanni dei nostri simpatici passeggeri). Li a Terra accadono le cose e i colpevoli non possono che aspettare che qualcuno li capisca e li perdoni.
Javier Càmara è sempre bravissimo e sicuramente il film nuota sulle sue spalle, ma se devo dare una nota ad altri attori la do a Blanca Suarez (Ruth) che racconta l'unico personaggio che mi è davvero piaciuto di questo film, l'apparente fragile Ruth che alla fine scopre di avere il coraggio e l'amor proprio degno di una vera donna semplice e complessa allo stesso tempo.

Los amantes pasajeros
Spagna 2013, 90'
DUI: 21/03/20132

Commedia