ALLA RIVOLUZIONE SULLA DUE CAVALLI
di Maurizio Sciarra
con Adriano Giannini e Arandi Gracia



Non vendete la 2cv. E' datata ma resiste agli urti degli sterrati e alle rivoluzioni popolari. Sciarra firma un road movie dal sapore nostalgico ma troppo scontato. La coppia di eterni studenti, l'amore di gruppo degli anni 70, le musiche d'importazione americana, le zingarate in giro per il mondo e il crescere che è umano ma non si fa. Come l'aurora che sorge nei borghi parigini e accontenta gli amanti improvvisati di una notte, il film è una boccata d'aria fresca che finisce con i titoli di coda senza lasciare traccia tranne forse imprimere il ricordo dei bellissimi protagonisti lanciati al recupero di un periodo che per anagrafe non gli appartiene.
Victor è l'anima poetica e ribelle, il portoghese trapiantato in Francia in ossequio ai fervori giovanili. Marco - Adriano Giannini…il cognome la dice lunga - è la spalla e l'eterno personale conflitto. Il 25 Aprile del 74 si parte e si va a fare la rivoluzione , a Lisbona, dove si scrive la pagina più importante della storia portoghese e si mette la parola fine alla dittatura. "Pace amore e libertà", oppure "Mettete i fiori dentro i cannoni". Tutto promette bene fin dall'inizio quando accendiamo i fanali e contemporaneamente parte Layla di Eric Clapton, per la prima volta concessa al cinema….. d'autore?
A Bordeaux la prima sosta importante. L'entrata in scena dell'elemento DONNA, ma non una qualsiasi, piuttosto l'anima gemella che si è rifatta una vita altrove e con uomo che non sei tu. E' la donna dei sogni, che non si dimentica. Ci crediamo, ma vorremmo ricordarci anche della recitazione, se non è troppo disturbo.
Camera car a go-go in questo lungo trip per adulti rimasti all'età del voto e che se potessero alzare una mano per farlo prima saluterebbero con le bandiere rosse, l'inno internazionale e poi salirebbero come il poeta Cuneiro sul treno di ritorno in patria. Ci piace, ci piace davvero ma l'ideologia non è serva di un easy make it. Forse è più facile fare la rivoluzione che raccontarla. Una stretta di mano a Sciarra che se non altro ci ha fatto cantare solleticando la memoria. Per non scordare.

Voto: 25/30

Sandra SALVATO
11 - 10 - 01


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