L’ ALBA DEI MORTI VIVENTI

di Zack Snyder
Con:
Sarah Polley,Ving Rhames

di Flavio GIOLITTI


Aggredita in casa dal compagno, a sua volta inspiegabilmente ferito a morte dalla figlia e poi tornato in vita all’improvviso, una ragazza riesce a fuggire per un soffio e si ritrova in una città in preda al caos, dove esseri mostruosi si aggirano alla ricerca di prede umane; insieme a pochi altri superstiti si rifugerà in un centro commerciale, al cui interno alcuni guardiani notturni si sono a propria volta barricati per tentare di scampare alla catastrofe.

Lo sceneggiatore James Gunn (già al lavoro nella produzione Troma TERROR FIRMER e nei due SCOOBY-DOO, il che è tutto dire) ed il regista Zack Snyder (uno sconosciuto dallo stile anonimo, l’ ideale per un lavoro del genere) aggiornano ZOMBI di Romero alla moda dei morti viventi velocissimi e scatenati di 28 GIORNI DOPO, del resto tutt’altro che nuova, visto che già vent’anni fa, in film italiani come INCUBO SULLA CITTA’ CONTAMINATA e DEMONI 1 & 2 si era visto qualcosa di molto simile; il risultato, almeno in quanto a fedeltà nei confronti del capolavoro a cui questo film si ispira, è quanto di più deleterio si possa immaginare. Accantonato a priori qualsiasi tentativo di approfondire la psicologia dei personaggi, di creare un minimo di suspense, di imbastire una struttura narrativa dettagliata e credibile, in netto contrasto con ciò che accadeva nell’ inarrivabile predecessore, il nuovo DAWN OF THE DEAD punta tutto sull’incessante azione e su discreti effetti speciali, chiamando in causa alcuni attori che comparivano nell’originale per mettere assieme una serie di tributi più stucchevoli che genuinamente nostalgici: un negozio di abbigliamento si chiama Gaylen Ross (che fantasia!), Scott Reiniger, che appare brevemente, è un’impresa notarlo, un gonfio e quasi irriconoscibile Ken Foree, nuovamente alla prese con la mitica profezia “Quando non ci sarà più posto all’ inferno i morti cammineranno sulla Terra”, mette addirittura tristezza, mentre un Tom Savini ancora in ottima forma è l’unico a regalare un cameo consistente e divertente; d’altro canto, ogni tentativo di introdurre qualche (debole) novità imbocca purtroppo strade che portano a film molto meno nobili: lasciata per strada l’idea degli animali-zombi ventilata in un primo tempo, poi fortunatamente bocciata in produzione, a ricordare il brutto ZOMBI 3 di Lucio Fulci è comunque rimasta la trovata, che qui ha un esito decisamente grottesco, della donna incinta morsicata da uno zombie.
Piuttosto splatter per gli standard attuali (ma privo, per ovvi motivi di censura, dei dettagliati festini pseudocannibalistici cari a Romero), si tratta in fin dei conti di un incrocio becero e fracassone tra un videogame e un videoclip, sicuramente ottimo per ululare in sala con gli amici senza correre il rischio di annoiarsi, ma francamente indegno del titolo che porta, omaggiato in maniera assai migliore proprio nel più ispirato ed efficace 28 GIORNI DOPO; onore, una volta tanto, all’Italia, dove azioni legali intraprese da Dario Argento, che fu coproduttore di ZOMBI, e dalla Alan Young Pictures, che ne ha recentemente acquistato i diritti video per il nostro paese, hanno impedito ai distributori di utilizzare lo stesso titolo di allora, costringendoli a ripiegare su L’ ALBA DEI MORTI VIVENTI, traduzione letterale di quello originale.

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Voto: N.C.

29.03.2004


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