after earth

dopo la fine del mondo

di M. Night Shyamalan
con
Will Smith, Jadel Smith

di Matilde CASTAGNA

 

20/30

 

Will Smith and Mr. Night Shyamalan insieme in una nuova (pellicola non si può più usare almeno in questo caso) storia scifi. Il soggetto è di Smith. Nasce da una chiacchiera serale con il figlio sul divano, un televisore, la voglia di tornare a lavorare insieme - è il dopo Muccino - ed eccolo (quasi) tutto qui: After Earth.
A Shyamalan resta poco spazio: fa il marchettone, gioca d'esperienza.
Non è suo il film, questo è chiaro a partire dalla storia. Un atterraggio di fortuna lascia Jaden Smith (aka Kitai Rage) e padre (super-capitano impassibilmente impassibile ad ogni forma di paura) naufraghi sul pianeta Terra, 1.000 anni dopo il cataclisma che ha obbligato la razza umana ad abbandonarla. Con Cypher (Will Smith) gravemente ferito, Kitai deve intraprendere da solo un'esplorazione attraverso la giungla per lanciare il segnale di S.o.S. Lungo il percorso incontrerà ostacoli pericolosi - in fondo è un videogame in grande: specie super-evolute di animali terrestri e una mostr-Ursa creatura aliena riuscita a fuggire dopo lo schianto. Padre e figlio dovranno imparare a fidarsi l'uno delle parole dell'altro se vogliono sopravvivere…(sì, Muccino ha fatto di meglio).
Il divertimento c'è, ma è sul set. Shyamalan tiene il passo col fiato corto e si destreggia negli inseguimenti in maniera volutamente poco esasperata. Con qualche tocco di horror commedia come lui sa, finisce per incassare 54 milioni di dollari circa negli Usa e a superare i 100 a livello mondiale. Solo per questo il film ha senso comunque in una logica blockbuster.
In quanto alla troupe, si è di sicuro prodigata per immaginarsi il suo mondo fantastico. Lo stesso la post. E molto personalmente sono rimasta felicemente stupita di leggere il nome di Peter Suschitzky alla fotografia. Questo dopo aver pensato per tutta la durata della proiezione all'estrema pulizia dell'immagine, con quella resa nitida e (fin troppo) asettica, che al fango vero non si crede nemmeno quando Kitai ci si rotola dentro. Dimmi poi se dietro un'hypermoderna Sony 4k ti aspetteresti un classe '41…(con alle spalle un tot di cosette, tipo l'Impero colpisce ancora o un due/tre Cronenberg da leggenda). Sotto il suo nome nell'Internet Encyclopedia of Cinematographers, Peter racconta un aneddoto da storia del cinema tratto dalla sua prima lezione con Mundviller.
Mi ha ricordato di una spiaggia di Ostia mentre nel nervosismo di tutti, con la calma assoluta che incuteva la sua presenza, si è avvicinato per spostare il punto macchina a Salvatores risolvendo il problema senza tante parole. Esperienza di un altro mondo.

after earth
Stati Uniti 2013, 100'
DUI: 06/06/2013

Fantascienza