DUNGEONS AND DRAGONS è uscito in America quasi
un anno fa, prodotto per anticipare l'uscita de IL SIGNORE DEGLI ANELLI
e sfruttare l'ondata fantasy cresciuta attorno a quest'ultimo film.
In Italia esce solo adesso quasi a sfruttare l'onda lunga del successo
del film di Jackson.
I personaggi del film sono mutuati dai caratteri principali dell'omonimo
gioco di ruolo: i nani, gli elfi, i ladri, i maghi e così dicendo,
infatti per un non-appassionato del gioco può risultare difficile
comprendere i caratteri dei personaggi, mentre gli appassionati li riconosceranno
a prima vista.
Ancora una volta il tema trattato è quello della lotta tra il bene
e il male.
L'imperatrice (Thora Birch) vorrebbe che tutti gli uomini fossero uguali,
anziché divisi in caste, con il potere della magia ad uso e consumo
dei maghi. Il perfido Profius (Jeremy Irons, nelle nostre sale con un
personaggio altrettanto cattivo nel film LA MACCHINA DEL TEMPO) si oppone
a questo progetto ed è intenzionato a recuperare lo scettro che
permette di comandare i fortissimi draghi rossi, e attraverso di loro
assurgere al potere. Ma Profius non è l'unica persona a dare la
caccia allo scettro, due ladri, una maga (ancora giovane) un nano e un'elfa
formeranno una compagnia e tenteranno nell'impresa affrontando duelli,
superando ostacoli e terribili trabocchetti; fino allo scontro finale
con le forze del male.
Realizzare un film fantasy non è semplice; le dosi di avventura,
terrore e ironia devono essere molto ben bilanciate, gli effetti speciali
non devono essere solo fini a loro stessi e, soprattutto, serve una storia
che possa catturare lo spettatore. Paradossalmente DUNGEONS AND DRAGONS
commette tutti questi errori in una volta sola. La storia è scontata
ai limiti dell'incredibile, il ritmo è blando, le scene di lotta
sono quantomeno ridicole. L'avventura è ridotta ai minimi termini
e quel poco che funziona ricorda molto da vicino i templi maledetti e
le ultime crociate di Indiana Jones. Gli effetti speciali in computer
grafica, oltre a ridursi, spesso, a vertiginose salite e discese lungo
le torri della città, non sono curati come dovrebbero, o come ci
si aspetterebbe, soprattutto se paragonate con quelle realizzate per IL
SIGNORE DEGLI ANELLI, inevitabile parametro e metro di giudizio. Gli effetti
digitali, inoltre, risultano obsoleti forse anche a causa dell'età
del film. E' noto, infatti, che queste tecniche di animazione progrediscono
molto velocemente e non dimentichiamo che questo film ha già un
anno di vita.
I modelli principali del film, oltre ai già citati Indiana Jones,
sono il più recente LA MUMMIA (e il protagonista, Justin Whalin,
assomiglia anche a Brendan Fraser) e i vari JURASSIC PARK per la creazione
dei draghi, che assomigliano spesso a grossi dinosauri sputafuoco con
le ali.
Insomma, alla fine DUNGEONS AND DRAGONS lascia ben poco. Probabilmente,
per un appassionato del gioco, vale la visione, ma per gli altri, risulta
solo scontato e noioso.
Voto: 19/30
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