di Matteo FERUGLIO


La prima volta che abbiamo visto un Presidente degli Stati Uniti di colore, è stato in un film di fantascienza, DEEP IMPACT. A sottolineare come realtà e la fantasia fossero due cose diverse. Non è più così. La corsa dei tori a Pamplona e la fioritura di ciliegi avvengono ogni anno, sono ripetitivi. Pamplona avrà la sua corsa nuovamente nel 2009 e i ciliegi rifioriranno ancora il prossimo anno. Ma il 5 novembre 2008, DEEP IMPACT è diventato - almeno nella sua parte politica - normalità: la realtà ha uguagliato la fantasia, punto. Prima il Presidente nero apparteneva all'immaginario fantascientifico. Ora non più. Il momento è diventato storico. La data sarà scritta sui libri di scuola.

A sentire la folla gridare "Yeswecan" all'unisono io mi sono commosso.

Commosso, intendo con le lacrime.

E quando il giorno dopo la tessera 1816 della P2 definisce Obama abbronzato, mi sono incazzato, ma non più di tanto, avevo scommesso con me stesso che tempo ventiquattro ore la gaffe sarebbe puntalmente arrivata.

Solo che non è una gaffe.

Dire che Mike Buongiorno è morto quando è vivo e vegeto, questa è una gaffe. Quando la tessera 1816 della P2 definisce Barack Hussein Obama "abbronzato" lo fa perchè lo ritiene divertente. è stato il suo commento al momento storico.

E chi non ride se ne vada a fanculo, parole di tessera 1816.

L'Italia, non gli Stati Uniti, è un paese democratico. Chi non la pensa come la tessera 1816 della P2 è democraticamente definito comunista, o coglione.

L'Italia, non gli Stati Uniti, è un grande paese democratico. Abbiamo uno che pur essendo iscritto alla P2, tessera 1816, organizzazione illegale fondata dal venerabileliciogelli per sovvertire l'ordine democratico, diventa democraticamente Primo Ministro con l'aiuto delle proprie televisioni.

Negli Stati Uniti non sarebbe mai successo, perché non sono democratici come noi.

Ecco perchè a sentire la folla gridare "Yeswecan" all'unisono io mi sono commosso. Non solo per il momento storico che stavo vivendo. Ma perchè ascoltandolo realizzavo che in Italia non potremo mai avere un Barack Hussein Obama. Siamo troppo democratici per meritarci uno abbronzato (vero, non come il cerone della tessera 1816 della P2) e per giunta extracomunitario.

A sentire gridare "Yeswecan" all'unisono io ho realizzato quanto invidio gli abitanti degli Stati Uniti d'America.

Se Barack Hussein Obama sarà una delusione come lo fu prima di lui Jimmy Carter, lo decideranno i prossimi quattro anni.

Ma un fatto rimarrà intonso, Pamplona o ciliegi in fiore.

Tessera 1816 della P2 o meno.

Un fatto rimarrà storico.

Il colore della sua pelle.

 

God bless you, America