fULCI
INVADE LA MUSIC FARM
Stordito dai postumi di
un’influenza impietosa e delirante, mi trascino di fronte al televisore per
cercare il colpo di grazia per tornare a letto e riposare.
Zigzagando tra i canali Sky scopro che si è attivato un nuovo reality, la
Music Farm. Sorvolo su quello che comprendo delle regole e del funzionamento
del gioco, ma riesco a riconoscere alcuni volti della musica italiani,
alcuni dimenticati dai più, altri (immagino) in cerca di notorietà.
Naturalmente la mia simpatia si posa subito su Linda, mia compaesana. Tra
gli altri intravedo Fausto Leali, Mariella Nava, Mietta, Baccini, Gerardina
Trovato, Iva Zanicchi ed una serie di giovani provenienti (suppongo) da
qualche edizione di Sanremo Giovani.
Arenati come balene su comodissimi divani, le nostre ugole d’oro pensano
bene di svolgere un gioco di gruppo, così, tanto per ammazzare il tempo,
tanto là dentro non hanno un cazzo da fare. E vai che si parte con il gioco
dei mimi: centro d’interesse sono i titoli dei film. Il gruppo si divide in
due squadre e sta a quella di Gerardina trovare il titolo da far mimare a
Linda, portavoce della squadra avversaria. Iva e Gerardina si consultano
segretamente e poi porgono il titolo all’orecchio di Linda che, dopo aver
ascoltato, esclama
“Io sono molto corretta e accetto la sfida! Anche se questo film non esiste
lo mimo lo stesso!”
Gerardina, memore di visioni notturne rimbalzanti nella sua (provata) mente,
scandalizzata esclama
“Come non esiste?! Io l’ho visto almeno quattro volte e non ho dormito per
una settimana!”
Linda non si arrende e inizia a mimare un volto atterrito, dopodiché muove
passi incerti, come uno zombi.
Da parte dei suoi amici di squadra iniziano a fioccare i titoli: “La paura
degli zombi”, “La paura dei morti viventi”; Baccini azzarda “La paura di
Fausto”; e poi “Paura di aprire la finestra e vedere un morto vivente” (mmmhhhh,
non male, penso tra me!).
Fausto non tenta affatto, temendo di essere richiamato in causa. Passano i
minuti, ma il titolo non viene fuori. Tutti, a poco a poco si arrendono.
“Ma che film è?” “Ma è una commedia?”
Ma Linda, ligia al suo compito, non parla, e vaga per lo stanzone, muovendo
passi tremolanti e digrignando i denti come non si era visto neanche nei
film di Romero.
Baccini, il più intrepido, azzarda “Paura nella città dei morti viventi”!
Allora Linda esplode in un applauso confermando l’esattezza.
Baccini è perplesso, non ricorda il film e dice di essere arrivato al titolo
soltanto per associazioni logiche.
Mietta esplode “Ma non è giusto! Questo film non esiste!”
Qualcuno, sempre arenato come una balena sul divano, afferma “Mah…sarà un
horror!”
Allora Mietta si calma “Ah vabbè, e chi li conosce! Io i film ‘di paura’ non
li vedo! Mi fanno paura!”
“Dai dai!” esorto io, febbricitante e intontito come non mai “Fate anche
venir fuori il nome del regista!”
Ma il nostro caro Fulci non salta fuori e si passa subito a mimare un film
di Woody Allen.
Comunque soddisfatto spengo e guadagno il letto. E poi dicono che i reality
sono privi di sorprese!
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