la biennale di venezia

42.festival internazionale del teatro

direttore Alex Rigola

 

Venezia 1>11 agosto 2013

 

 

Un altro Shakespeare, passato attraverso il filtro della scrittura di Tim Crouch, è quello che Fabrizio Arcuri, fra i protagonisti della scena nazionale dagli anni ‘90 con l’Accademia degli Artefatti, farà conoscere al pubblico del Festival a partire da lunedì 5 agosto con I Banquo (Teatro Piccolo Arsenale, ore 15.00), primo dei quattro “episodi” presentati.

Da tempo attento alla scena britannica di Sarah Kane, Martin Crimp, Mark Ravenhill, Arcuri ha messo in scena i testi di Tim Crouch, attore prima che commediografo, fin dagli esordi nel 2003. Ed è a Tim Crouch che va il merito di aver affrontato Shakespeare “dalle retrovie”, scegliendo di raccontare commedie e tragedie del Bardo ricorrendo allo sguardo dei comprimari, dei personaggi minori, di chi non ha voce. Sono I Cinque monologhi sul potere e la violenza di cui l’Accademia degli Artefatti presenterà al Festival una scelta in quattro giorni consecutivi 5, 6, 7, 8 agosto (Teatro Piccolo Arsenale, ore 15 e ore 19.00): dopo Banquo da Macbeth, sarà la volta di Fiordipisello dal Sogno di una notte di mezza estate, Cinna da Giulio Cesare, e infine Calibano dalla Tempesta, ancora in forma di studio.

 

In serata al Teatro Goldoni (ore 21.00) va in scena El viento en un violín, di Claudio Tolcachir, che insieme a Rafael Spregelburd e Daniel Veronese, è uno dei nomi di punta del teatro indipendente argentino, in questi anni molto presente sulle scene europee. Attore, drammaturgo e regista, artefice totale dei suoi spettacoli, Tolcachir plasma il suo lavoro sulla scena perché “il teatro è prima di tutto i suoi attori”. El viento en un violín conferma i tratti originali della scrittura di Tolcachir, fatta di ritmi concitati e toni tra il surreale e il tragicomico, capaci di stemperare la feroce analisi delle dinamiche relazionali, tra precarietà dei legami e ambiguità dei sentimenti. A cadere sotto la lente di Tolcachir è il nucleo relazionale per eccellenza, la famiglia, quella un po’ sgangherata dei nostri giorni. Nel Viento en un violín protagonisti sono infatti una coppia omosessuale che desidera a tutti i costi un figlio da una parte, e un giovane viziato dominato dalla madre dall’altra. I due nuclei, così lontani per estrazione sociale, personalità e scelte di vita, per una serie di coincidenze, qui pro quo e colpi di scena incroceranno le loro esistenze, grazie a quell’unico motore che ci governa, la ricerca dell’amore e della felicità. E saranno fuochi d’artificio. Terzo capitolo della trilogia avviata con La omisión de la familia Coleman, il testo è stato rappresentato in più di trenta paesi. Un risultato che ha sorpreso lo stesso Tolcachir, partito da un teatro letteralmente fatto in casa nell’Argentina degli anni della crisi economica, quando alle soglie del nuovo millennio fonda il primo nucleo della sua compagnia, Timbre4, che indica il numero del campanello della sua casa-teatro, che è anche una scuola e che è anche una compagnia.

 

Alle 12.00 e di nuovo alle 15.00 a Ca’ Giustinian, sede della Biennale, sarà possibile vedere il teatro in miniatura di David Espinosa, provocatoriamente intitolato Mi gran obra. Mentre alle 16.00 si svolgerà l’incontro con il duo Enrico Casagrande - Daniela Nicolò dei Motus, cui seguirà quello con Declan Donnellan e Nick Ormerod, entrambi condotti dal critico Andrea Porcheddu.

 

IL PROGRAMMA DI LUNEDI’ 5 AGOSTO

 

ore 12.00 e ore 15.00 - Ca’ Giustinian

Mi Gran Obra (un proyecto ambicioso) (55’)                                           

ideazione e regia David Espinosa

ore 15.00 – Teatro Piccolo Arsenale

I Banquo (75’)

di Tim Crouch

regia Fabrizio Arcuri

 

ore 21.00 - Teatro Goldoni

El viento en un violín (90’)

testo e regia Claudio Tolcachir

 

Incontri

ore 16.00 e 17.00 - Ca’ Giustinian (Sala delle Colonne)

Motus (ore 16.00), Declan Donnellan e Nick Ormerod (ore 17.00)

traduzione simultanea

conduce gli incontri Andrea Porcehddu, critico e saggista

l’ingresso a tutti gli incontri è gratuito fino ad esaurimento posti disponibili

 

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

 

Gruppi

tel. 041/5218828 (lun. > ven. Ore 10.00 > 17.00)

promozione@labiennale.org

 

Acquisto on line:

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Call Center 899.666.805

 

Punti vendita:

la Biennale di Venezia, Ca’ Giustinian (lun. > sab. ore 15.00 > 19.00)

Hellovenezia (P.le Roma, Ferrovia, Tronchetto, Lido; Mestre, Dolo, Sottomarina)

 

 

Biglietti in vendita un’ora prima dell’inizo dello spettacolo alla cassa

SITO UFFICIALE

 

42.festival internazionale del teatro

Venezia 01 / 11 agosto 2013