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I TOPI NON UCCIDONO ALTRI TOPI

Uno spazio sterile, atemporale, introduce in scena due uomini: il primo si presenta, si chiama Josè ma tutti lo chiamano Pepe El Tira perché "tira", dalle sue parti, vuol dire poliziotto  e lui, per l'appunto, lo è. Pepe sta indagando sul ritrovamento di un cadavere di topo, trovato nella fogna con un taglio alla gola, e di un cucciolo, forse il figlio, nato da poco e lasciato morire di fame. Pepe è diverso dagli altri uomini di legge forse perché, come la zia Josephine, (protagonista di un racconto di Kafka in cui un topo che fischia diviene l'artista cantante di un popolo di roditori) si differenzia per la sua tenacia, una rarità. Dietro di lui c'è Fernando, un collega con più esperienza che ne ha visti di topi morire e cerca, invano, di persuadere l'amico a non rimanere troppo sul caso. I due iniziano così un dialogo che rivela la forte personalità di Pepe, individualista e sognatore, che si ostina a ritornare più volte sulla scena del crimine, nella fogna, in quell'ambiente dove la vita ristagna e si sforma, dove si rischia spesso di incontrare serpenti che, dopo essere stati gettati nello scarico da chi non sapeva più che farsene, divengono ciechi a causa dell'oscurità. La storia, che a primo ascolto potrebbe sembrare un "giallo" dal carattere surreale, avendo come protagonista due poliziotti che indagano sull'assassinio di alcuni ratti, permette al pubblico di dar fondo al proprio senso critico. I due attori, Andreu Benito e Joan Carreras, seduti davanti a un microfono, si rispondono l'un l'altro come fosse un interrogatorio dove non c'è chi dirige né chi ha la verità dei fatti ma solo la perseverante ricerca di giustizia; come in una favola dove i simboli si lasciano cogliere nel riconoscimento del reale. In El policìa de las ratas, tratto dal racconto dello scrittore cileno Roberto Bolaño, il regista Àlex Rigola ci conduce tra le pieghe di una cronaca quotidiana, specchio di una società che appiattisce e sotterra ogni diversità, dove chi componeva e declamava versi è stato azzittito e ucciso ma dove c'è ancora chi, pur sapendo il contrario, sostiene che << i topi non uccidono altri topi>>.

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