mdi esemble

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Dopo una non brillante esibizione del quartetto Kairos qualche giorno prima, la Sala delle Colonne ospita l’MDI Ensemble, una giovane benché già pluripremiata e riconosciuta formazione musicale milanese, conosciuta per le numerose collaborazioni con Helmut Lachenmann, Stefano Gervasoni o Sylvano Bussotti, per citarne alcuni. Guidati dal Maestro Yoichi Sugiyama, propongono un programma, a mio avviso lontano da un’estetica musicale contemporanea: senza voler assolutamente svalutare nomi come Hans Werner Henze, Elliott Carter e Jonathan Harvey, non ho potuto però non osservare come nello stesso Festival, formazioni o solisti più “maturi” si siano dimostrati in qualche modo più aperti ed interessati ad offrire opere in prima esecuzione assoluta, talvolta circondati da microfoni, pedali e sensori, per poi ascoltare le Quattro fantasie (composto nel 1963) di Henze perfettamente eseguito da un ensemble di giovani musicisti.

L’esecuzione di Triple Duo di Carter, un brano interessante dal punto di vista timbrico per il movimento delle parti in tre coppie di strumenti, ma meno per la scelta del materiale compositivo, ha messo in luce le capacità e le potenzialità dei singoli componenti non quelle del direttore che ha curato forse un po’ superficialmente la dinamica e le sonorità dell’ensemble.

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