biennale musica

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Venezia 4>13 ottobre 2013

 

MICHELE MARELLI

di Davide GAGLIARDI

27/30

Quando incontrai per la prima volta Michele Marelli, rimasi straordinariamente affascinato dalla sua “devozione” per la musica di Karlheinz Stockhausen. Il rispetto ed il fascino che dimostra per la sua musica è estremamente contagioso.
Ora, quello che già da programma si presentava come un importante evento musicale, all’ascolto ha superato ogni aspettativa: Marelli ha condotto il pubblico della Sala delle Colonne alla scoperta del teatro musicale di Stockhausen in un elegantissimo concerto, di fondo autobiografico, nel quale è riuscito a rivelare le emozioni e le necessità espressive più intime dell’autore.
È nota l’attenzione e la cura con la quale Stockhausen definì ogni aspetto dei suoi brani, dal materiale musicale alla presenza scenica dell’esecutore. Evas Spiegel e Susani in particolare, sono estratti da Licht (un ciclo di opere che rappresentano la complessissima vita mistica dell’autore) e con questi brani, Michele Marelli non si limita solo a dare prova delle sue abilità musicali, ma dimostra di conoscere, di capire e di condividere il pensiero dell’autore nel senso più profondo, riuscendo a guidare il pubblico in questo mondo contemplativo come se lui stesso ne fosse parte integrante.
Rimangono così, un po’ più nell’ombra i brani successivi - Duft di Kaija Saariaho, In nomine - all’ongherese (prima es. ass. della versione per corno di bassetto) di György Kurtag, De profundis di Oscar Bianchi, The Seven Brightness di Peter Maxwell Davis (n.d.r.) - dove comunque si può cogliere la personalità e l’esperienza dell’esecutore senza però apprezzare fino in fondo l’estetica di alcuni di questi.

ore 11.30 – Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian / Concerto-Aperitivo
MICHELE MARELLI corno di bassetto e clarinetto
Karlheinz Stockhausen (1928-2007) Evas Spiegel per corno di bassetto solo (1984, 4’)
Susani per corno di bassetto solo (1984, 7’)
Kaija Saariaho (1952) Duft per clarinetto solo (2012, 10’) prima es. it.
György Kurtág (1926) In Nomine – all'ongherese per corno di bassetto solo (2001/rev. 2013, 5’) prima es. ass. della versione per corno di bassetto (per gentile concessione del Maestro György Kurtág e di Editio Musica Budapest)
Oscar Bianchi (1975) De profundis per corno di bassetto solo (2012, 8’) prima es. ass.
Peter Maxwell Davies (1934) The Seven Brightnesses per clarinetto solo (1975, 6’)
Karlheinz Stockhausen (1928-2007) Traum-Formel per corno di bassetto solo (1981, 9’)

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Venezia 04 / 13 ottobre agosto 2013