KATA MIJATOVIC

CROAZIA

Storia Nazionale/Narrazione celebrativa

“Dream Archive”, confinata in uno spazio attiguo al chiostro interno dell’ Opera don Orione alle Zattere, è invece un’installazione di Kata Mijatovic che pretenderebbe di costituirsi a mo’ di “scultura sociale” –termine ambiguo e assai vago- salvo dichiarare una quasi completa ritirata dell’artista rispetto alla presunta interattività indotta dalla scrittura partecipativa e immediata archiviazione, da parte dei visitatori, dei propri “sogni” (si usa la tastiera di un computer).
L’inconscio collettivo è materia troppo complessa e allo stesso tempo impalpabile, se non viene messo a macerare nella testa dell’artista stesso una volta completata l’accumulazione di cui sopra, per poter sperare che, semplicemente reso visibile in un ambiente-scatola metallica leggermente rialzata da terra (perché i sogni sono “sospesi”,aerei,immateriali?), contribuisca, chissà perché, a un’ auspicata “civilizzazione emancipata e bilanciata”. La presenza dentro l’iron-box di sculture garantisce la qualifica d’installazione multimediale, ma i nessi tra queste e l’ archivio dei sogni sono nulli, per cui non si istituisce alcuna forma di narrazione interna al discorso artistico. Solo la matrice psicanalitica del “traum” si riconnette alle premesse gioniane.

04/6/2013

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