biennale arte 2013

il palazzo enciclopedico

 

55. ma esposizione internazionale d'arte

1.6-24.11

 

edson chagas

angola

Site Specific

 

di Gabriele FRANCIONI

LUANDA, ENCICLOPEDIC CITY:When a building tends towards the encyclopedic, it becomes a city”.

La sorpresa del Leone d’ Oro al padiglione angolano, cittadino, quindi meno visitato dalla stampa nei giorni di vernice, viene mitigata dall’ analisi del sottile ragionamento artistico e del suo doppio curatoriale lì messo in atto. L’idea del “beyond entropy”,che lega questa alla Biennale Architettura 2012, intende innanzitutto evitare la scomparsa di ogni marginalità materiale che il recente sviluppo urbano - ed economico - del paese, ex-colonia portoghese, ha comportato. Gli abitanti di Luanda, la capitale, usavano riciclare praticamente tutto ciò che trovavano abbandonato per strada. Oggi, travolta dall’urbanizzazione selvaggia, la città dimentica sempre più cose/ spazi/ tracce del passato e Edson Chagas, l’artista qui fotografo per caso - la cui serie veneziana s’intitola significativamente “Found,not taken - si traveste da abitante e quindi riciclatore. Le immagini non sono “prese” (to take a picture, rubare qualcosa, l’anima del soggetto inquadrato, materiale o immateriale che sia), ma trovate. Ecco allora che le foto selezionano con distratta e onesta nonchalance piccoli quadri dimessi della Luanda ancora non violentata o,se già dismessa, rimessa in vita dal riciclo visivo. Chagas, in un contesto prettamente site specific, stabilisce poi l’incontro e l’appaesamento tra l’edificio-espositore, Palazzo Cini a Dorsoduro, che nella tensione enciclopedica si fa città, quindi doppio di Luanda e le pile pismatiche di riproduzioni fotografiche. I muri scelti per appoggiare oggetti dismessi, nelle foto, hanno colori adeguati al punto del palazzo, al colore del tappeto o dei quadri a parete - assoluti capolavori, tra cui Piero e Botticelli! - nei/sui/vicino ai quali vengono collocate potenti pile prismatiche di riproduzioni su carta ruvida di quelle immagini, donate ai visitatori durante il periodo di vernice. Implicitamente, consegnandocele come quadri leggeri tenuti vicino a Piero della Francesca, Edson Chagas non le ha solo ricontestualizzate a Luanda/Angola o a Luanda-Cini/Venezia, ma le ha salvate dallo status di dismissione di senso, elevandole addirittura a oggetti d’arte. Luanda nel suo complesso, così procedendo, diventa Venezia. Più della generica accumulazione enciclopedica, qui contano l’originale operazione concettuale che trasforma l’accumulo in oggetto fisico compatto composto da moltitudini (l’impilare verticalmente invece del dispiegare orizzontalmente, per mostrare: la torre spiralata di Auriti si fa monolito) e il plusvalore site specific delle modalità espositive.

04/6/2013

 

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biennale arte 2013

il palazzo enciclopedico
01 giugno > 24 novembre 2013