biennale danza 2012

 

cristiana morganti

moving with pina

Sala delle Colonne - Ca’ Giustinian

12-13/6 h 20

 

di Alice ANIELLO

scheda

Il One-woman-show della danzattrice Cristiana Morganti, solista del Tanztheater Wuppertal dal 1993, si rivela una piacevole ora e mezza densa di racconti, piccole lezioni di teatrodanza e brevi interpretazioni di estratti dei più famosi spettacoli di Pina Bausch.

Cristiana comincia subito con un vivace assolo e un aneddoto su una corsa in taxi con la sua maestra, mettendo subito gli spettatori in una posizione privilegiata, da cui grazie alle accorate rievocazioni di una vera insider si riesce a cogliere un ritratto inedito della grande coreografa.

Da questo primo quadro prende spunto per descrivere minuziosamente il processo compositivo che Pina attuava con i membri della compagnia. Le spiegazioni sono precise ma mai prolisse e sempre intervallate da preziosi esempi di movimento. È subito chiaro che questi movimenti non sono solo elementi di un discorso esclusivamente danzato ma espressioni di un messaggio molto più profondo.

Partendo dalle consegne di Pina, Cristiana ci mostra come "usare il corpo come uno strumento musicale" o "fare un movimento lungo un respiro" e la tecnica, pur impeccabile, si sottomette al raggiungimento dell'obiettivo. Non ci sono grands battements o infiniti fouettés ma riusciamo a intravedere perfettamente quella precisione, quella pulizia che stava tanto a cuore a Pina. Nella liquidità dei movimenti di Cristiana si riconoscono un trombone, un pianoforte, un'arpa e infine nelle linee limpide delle sue braccia si viene trascinati in un respiro all'unisono.

Si passa poi ad analizzare "La sagra di primavera" (Das Frühlingsopfer, 1975), storico spettacolo del Tanztheater sulle musiche di Igor Strawinsky. Questa coreografia, racconta Cristiana, è costellata di movimenti "belli ma non decorativi" che richiedono un impegno fisico tale da "portare fuori" i sentimenti dei ballerini che non possono che essere sopraffatti dalle emozioni. Per questo "La sagra di primavera" è un perfetto esempio della poetica di Pina Bausch:  continue opposizioni, contrazione/distensione, pliés/elevazioni, che generano una tensione che non cala mai, portando i danzatori in uno stato di trance dove è il movimento che genera l'emozione e non viceversa. Nel breve estratto ballato da Cristiana emerge tutto il tormento delle giovani vergini protagoniste dell'opera, una forza prorompente generata da intenzioni fisiche contrastanti sempre più in crescendo.

Dopo altre veloci citazioni da "Walzer" (1982) e "Viktor" (1986), Cristiana si sofferma su "Kontakthof" (1978) e "La leggenda della castità" (Keuschheitslegende, 1979). Entrambi gli spettacoli partono da una serie di gesti quotidiani, considerati universali, per una rielaborazione che trasforma il movimento e lo mimetizza nella sequenza danzata. Durante la lavorazione Pina insisteva molto sul gesto preciso piuttosto che privato in quanto parte di una partitura fisica, e Cristiana ricorda più volte l'infallibile spirito di osservazione della maestra e la sua costante attenzione alla pulizia e alla precisione di ogni particolare.

In "Kontakthof" il focus è sui gesti infantili, vediamo prima una ballerina atteggiarsi a bambina civettuola e subito dopo, con l'aiuto di uno spettatore, gli stessi gesti vengono ripetuti con un velo di malizia e riconosciuti dal pubblico, ora in possesso della chiave di lettura. Per "La leggenda della castità" le due parti della dimostrazione vengono invertite: dapprima un altro volontario, scelto di nuovo tra il pubblico, viene sedotto dalla sensuale donna-Cristiana e subito dopo la danzattrice-Cristiana ci mostra come anche i gesti tipici della seduzione femminile vengano reinterpretati secondo i principi di composizione bauschiani e inseriti in un'inedita diagonale.

Cristiana Morganti, con il suo carisma e la sua prorompente presenza scenica, riesce a trasportare lo spettatore sul palco e anche dietro le quinte delle coreografie di Pina, esponendo con estrema chiarezza anche i principi più profondi dell'opera del Tanztheater. Un affettuoso omaggio per Pina Bausch, che grazie a questo spettacolo può essere conosciuta e apprezzata anche da chi non ha avuto la fortuna di vederla dal vivo.

 

Moving with Pina una conferenza danzata sulla poetica, la tecnica, la creatività di Pina Bausch di e con Cristiana Morganti produzione Centro Culturale il Funaro – Pistoia

SITO UFFICIALE

 

biennale danza 2012

awakenings
08 giugno > 24 giugno 2012