biennale danza 2012

 

Balé Teatro Castro Alves

A quem possa interessar

Teatro alle Tese - Arsenale 15-17/6 h 20

 

di Gabriele FRANCIONI

scheda / Link / voto: 26/30

16 donne e 6 uomini compresi tra i 35 e i 60 anni, quindi già entrati nella fase del ricordo, sfilano in parata lineare sul proscenio delle Tese, vestiti di un bianco democratico che sembra pareggiare l’età media sui 45 indefiniti di tutti, né giovani, né anziani. In realtà la maggior parte di questi filhos de Orixàs è sulla cinquantina, pronti a un primo consuntivo raccontato dalle voci registrate di ciascuno mentre si presenta al pubblico. Il progetto generale del B.T.C.A. prevede l’utilizzo di danzatori sopra i quarant’anni, come già fanno o hanno fatto nel passato coreografi come Kylian e Bausch, accogliendo la morbida caducità del gesto rallentato e naturale di corpi non più scattanti e ancor meno allenati.

La trama del racconto parlato è, coerentemente, quella di una quotidianità soddisfatta e pacificata (“Vou viver em paz”, sussurra il piccolo Chico) e di un’esistenza secondo natura, quindi accordata con le stagioni dell’Uomo.

La “danza” è di fatto una specie di accorata prova generale per uno spettacolo che nessuno allestirà mai, perché impossibile. 

Prima 4 donne e 2 uomini si producono in un semplicissimo lavoro di distensione, quasi uno scioglimento dei muscoli, con brevissimi passi e accenni di cadute o spostamenti laterali del peso, seguiti da un’alternanza compassata di estensioni e distensioni, dove le prime vengono eseguite senza alcuna drammatica tensione muscolare.

Il contrappeso di una tale voluta concavità coreografica è la convessa presenza di una calda e potentemente ritmica BADI ASSAD, chitarrista, percussionista e funambola della voce, in grado di produrre emissioni di suoni insieme a schiocchi della lingua e delle labbra (qualcosa di apparentemente impossibile). La bella e virtuosa strumentista sarà da questo momento in poi il vero aggancio col pubblico, intento a ragionare sulla filosofia del progetto piuttosto che sul movimento.

Cadono piume bianche sui ballerini che formano  “L”, linee rette, semplici forme geometriche e cercano il movimento ormai fuori da sé, nel vuoto, nella musica… “Mexe Toda a gente”, mescola tutti insieme, recita e canta Badi Assad con voce da bambina, ribadendo  la necessità d’includere TUTTI nella gioia del ballo: la persona operata, quella con l’apparecchio, il divorziato, quella ingrassata un po’ troppo, la quarantenne che vive solo per fare l’amore. La Assad canta ONE degli U2, che già riecheggiava ONE LOVE del meticcio Marley, disegnando un universo feminino e materno dove tutti sono figli della grande-madre-mondo.

Le parti migliori dello spettacolo, minimalisticamente asciutto e trattenuto, laddove è caldo ed elastico (solo) nella danza dei sentimenti, sono A) nella performance vocale di ASA BRANCA da parte della Assad: un classico nordestino, profumato di Sertao, l’anomala prateria brasiliana B) nella ripresentazione finale dei ballerini al pubblico.

A quem possa interessar (prima italiana) coreografia Henrique Rodovalho con Adriana Bamberg, Agnaldo Fonseca, Ajáx Vianna, Alice Becker, Ângela Bandeira, Anna Paula Drehmer, Dina Tourinho, Evandro Macedo, Fátima Berenguer, Gilberto Baía, José Antônio Sampaio, Konstanze Mello, Lila Martins, Lilian Pereira, Luis Molina, Maria Ângela Tochilovsky, Mônica Nascimento, Paullo Fonseca, Renivaldo Nascimento (Flexa II), Rita Brandi, Rosa Barreto, Solange Lucatelli, Sônia Gonçalves, Ticiana Garrido assistente alla coreografia Anna Paula Drehmer, musiche eseguite dal vivo da Badi Assad, scene, suono Henrique Rodovalho, luci Irma Vidal, Henrique Rodovalho, costumi Márcia Ganem, produzione Teatro Castro Alves

SITO UFFICIALE

 

biennale danza 2012

awakenings
08 giugno > 24 giugno 2012