biennale musica 2012

+extreme

 

OUT OF A LANDSCAPE
progetto a cura di Marco Gasperini e Luca Richelli
in occasione dei 100 anni della nascita di John Cage

Conservatorio B. Marcello di Venezia 08/10, h 15.00

 

di Dario SEVIERI

John Cage

L’omaggio di Biennale Musica a John Cage nel centenario della nascita, iniziato domenica 8 con l’interpretazione di Simone Beneventi di One4, è continuato il giorno successivo nella Sala Concerti del Conservatorio B. Marcello di Venezia in cui è stato allestito un sistema di diffusione a otto canali (come nelle intenzioni originali del compositore). La regia audio affidata agli esecutori/autori Luca Richelli e Marco Gasperini è dominata da computer di ultima generazione, schede e mixer audio digitali che non sarebbe dispiaciuti a Cage che fu sempre interessato ai progressi e alle innovazioni della tecnica.

Il set si apre con Imaginary Landscape 5 del compositore newyorkese. Il brano della durata di 3’ minuti fu composto nel 1952 come accompagnamento alla coreografia Portrait of a Lady di Jean Erdman. La partitura, realizzata servendosi dell’I-Ching e composta da blocchi grafici (900 quadratini da 0,2" l'uno) dove ciascuno di essi corrisponde a 3 pollici di ritaglio di un nastro magnetico, dà indicazioni di durata e ampiezza ma non del materiale da impiegare.

Nella loro versione, Gasperini e Richelli hanno scelto di utilizzare 21 pezzi a testa scelti fra il loro repertorio al posto dei 42 dischi di jazz della versione originale (scelta all’epoca dettata sia dal fatto che il balletto aveva un andamento che richiamava la musica popolare sia dal desiderio di Cage di voler superare la propria avversione per il jazz: “L’unico modo che ho concepito per migliorare la musica pop, in modo da poterla, ad esempio, apprezzare, è quello di averne tante insieme, tante musiche di generi diversi, nello stesso ambiente”). Al taglio del nastro si è sostituito il montaggio digitale attuato programmando in Csound ma rimanendo filologicamente aderenti alla partitura.

Si continua con il brano di Luca Richelli CLVCMBL (per clavicembalo e supporto digitale) il cui titolo è un’aperta citazione di HPSCHD di Cage. Il curioso titolo originale fu dovuto al limite di 8 caratteri per i nome dei file in ambiente FORTRAN che girava sul super-computer ILLIAC II sviluppato alla University of Illinois nel 1962 (tra i primi a funzionare a transistor). L’autore si è servito delle librerie di OMChroma (ambiente compositivo creato adattando il sistema Chroma di Marco Stroppa) del programma OpenMusic (sviluppato all’IRCAM) per generare - attraverso degli algoritmi (uno diverso per ogni micro-variazione) che elaborano i rapporti numerici della conversione numerica delle lettere J O H N CA G E (A=1, B=2, ...)  - la partitura di un intricato brano eseguito dal vivo al clavicembalo da Marija Jovanovic. Alla parte live sono state affiancate delle sequenze sonore in sintesi FM che sono il frutto di 24 generazioni algoritmiche (sempre attraverso OpenMusic).

Segue un altro brano di Richelli: Imaginary Soundscape per supporto digitale (ovvero riprodotto direttamente dal computer senza alcuna interazione live). Tornano alla mente le parole di Karlheinz Stockhausen che nel 1953 scriveva: “Questa musica può essere riprodotta solo con altoparlanti”.  Si tratta di una meta-composizione (parimenti sulla falsariga di Imaginary Landscape) realizzata prendendo opere di Cage e analizzandole con il programma Audiosculpt (sempre sviluppato presso l’IRCAM) per ottenere il loro grafico spettrale. Tali informazioni diventano accordi attraverso Chordseq (un modulo all'interno di OpenMusic che svolge la funzione di rappresentare - visivamente su pentagramma - sequenze di accordi) che, leggendo le analisi di AudioSculp, li elabora per fornire i parametri necessari per la ri-sintesi addittiva fatta da Csound attraverso OMChroma.

La regia del suono passa a Marco Gasperini con il suo Invarianze per tiorba, tracce digitali e live elettronics. La tiorba è una sorta di grande liuto caduto in disuso già verso la fine del XVII secolo e la scelta di attingere al repertorio barocco di questo strumento è un richiamo al lavoro di Cage per HPSCHD. Il suono della tiorba suonata da Pierpaolo Ciurlia è stato poi degenerato live quantizzando ed elaborando il suono della presa diretta microfonica. Le tracce digitali invece sono il risultato della sovrapposizione di cinque versioni di Imaginary Landscape: anche qui c’è l’evidente ricerca del rumore (con i chiaramente udibili crepitii dei click nei tagli volutamente incuranti dello zero crossing).

Il concerto si conclude con il pezzo di John Cage: HPSCHD per clavicembalo e tracce digitali. Si tratta di una  partitura aperta e che può avere qualsiasi durata: nella sua prima esecuzione durò ben 5 ore. Nella didascalia originale Cage specifica: “Twenty-minute solos for one to seven amplified harpsichords and tapes for one to fifty-two amplified monaural machines to be used in whole or in part in any combination with or without interruptions, etc., to make an indeterminate concert of any agreed-upon length having two to fifty-nine channels with loud-speakers around the audience. [...] In addition to playing his own solo, each harpsichordist is free to play any of the others”.

Nella performance originale 7 clavicembali suonavano soli “sorteggiati”  da Cage pescando dal repertorio classico (Mozart, Beethoven, Chopin e altri). A questi si aggiungevano 52 cassette di suoni generati dal computer, 6400 diapositive proiettate da 64 proiettori, 40 film e altro ancora: tale enorme massa d’informazioni era concepita dall’autore con l’intento di ribaltare l’idea di un centro d’attenzione singolo e dominante del pubblico e sostituirlo con una grande varietà di elementi: infatti fu realizzata all’interno di un auditorium e il pubblico poteva entrare e uscire a piacimento. Nell’interpretazione di Gasperini troviamo parte dei nastri della versione originale HPSCHD che sono stati digitalizzati e moltiplicati.

John Cage Imaginary Landscape n.5 per nastro magnetico (1952, 4’)
Luca Richelli (1963) CLVCMBL per clavicembalo e supporto digitale multicanale (2012, 7’) prima es.ass.
Luca Richelli Imaginary Soundscape per supporto digitale multicanale (2012, 10’) prima es. ass.
Marco Gasperini Invarianze per tiorba, tracce digitali e live electronics (2012, 7’) prima es. ass.
John Cage HPSCHD da uno a sette clavicembali e fino a 52 nastri magnetici (1967-69, 25’)
Pierpaolo Ciurlia tiorba
Marija Jovanovic clavicembalo
Marco Gasperini e Luca Richelli regia del suono e live electronics
in collaborazione con il Conservatorio B. Marcello di Venezia

SITO UFFICIALE

 

biennale musica 2012

simone beneventi PERCUSSIONI
06 > 13 ottobre 2012