THE SHIPPING NEWS
di Lasse Hallstrom
con Kevin Spacey e Julianne Moore



THE SHIPPING NEWS è la storia di Quoyle, un uomo senza talento nè scintille perso nelle maglie anonime di una vita troppo stretta, un uomo invisibile che non conosce se stesso e teme un mondo che incombe minaccioso sulla sua fragilità, la storia di una vita consumata da delusioni e dolore ma anche la storia di una scoperta, di una presa di coscienza coraggiosa, di una rivincita. Lasse Hallstrom porta sul grande schermo il romanzo del Premo Pulitzer E. Annie Proulx personalizzando, con tocco inconfondibile, il racconto di un dramma interiore profuso di simboli, magia, evocazione e tragedia con l'uso sapiente e strumentale di acqua, terra e vento, elementi tipici e ricorrenti della sua produzione più ispirata. La vita piatta ed arresa di Quoyle, un eccezionale Kevin Spacey che costruisce, con la profondità dell'espressione e lo spessore della voce, uno dei suoi ruoli più riusciti dai tempi de I SOLITI SOSPETTI, si anima di sconosciuta speranza quando la stravagante e spostata Petal, una Cate Blanchett in splendida forma, presente con due film alla Berlinale, lo nota, unica in una deludente collezione di rifiuti, e lo stravolge. Quoyle sembra, finalmente, trovare ciò che cerca: la prova della sua esistenza, la dimostrazione della sua visibilità, la consolazione calda che solo uno sguardo finalmente fermo su di lui può dargli. Egli si innamora dell'illusione di essere qualcosa per qualcuno e, prima del risveglio in un incubo ancora peggiore dell'indifferenza, riceve il regalo più bello: una figlia che gli è facile adorare oltre la sua stessa vita. Dopo alcuni anni di tormentata convivenza ed umiliazione Quoyle perde la moglie in un incidente tanto violento quanto prevedibile e decide di seguire la risoluta zia, Judy Dench, nella terra dei suoi avi, per ritrovare nelle proprie radici l'energia e la risolutezza per allevare una figlia. Il paese di pescatori di Killick Claw si rivela, per lui, un nuovo punto di partenza, la base solida su cui edificare qualche certezza, il posto giusto dove alimentare il coraggio di crescere per insegnare, un giorno, la forza di vivere. Quoyle trova, inaspettato, un lavoro come reporter nel giornale locale con l'incarico di occuparsi di una rubrica chiamata "Shipping news" e raccontare la storia delle barche che entrano nel porto. Di articolo in articolo, anche grazie alla collaborazione dei colleghi di redazione che si rivelano amici preziosi ed alla fiducia del proprietario della testata, si libera dai suoi complessi, dalle paure che lo arenano sulla spiaggia della mediocrità, dall'agonia di una scelta di vita fatta di mera sopravvivenza e scopre una vena di talento laddove vedeva solo incapacità. Dal primo complimento della sua carriera in poi ogni passo fatto sarà verso l'alto, lo condurrà alla salvezza del naufrago attraverso un percorso catartico che si perfezionerà con il raggiungimento dell'amore maturo per una giovane mamma vera e sofferta, una Julianne Moore dura, malinconica ed intensa come mai. L'acquisita serenità consentirà al protagonista non solo di affrontare da vincente i traumi del passato, esorcizzare le allucinazioni, sconfiggere i demoni ma anche di assurgere a solido appiglio di tutti coloro che, finalmente a ragione, contano su di lui. Hallstrom, dopo LE REGOLE DELLA CASA DEL SIDRO e CHOCOLAT, dipinge un quadro al tempo stesso drammatico e farsesco, comico e desolante, mischiando, senza soluzione, poesia e durezza, lirica e crudeltà, natura ed artificio. Salta agli occhi come simboli classicamente tranquillizzanti come la casa, la famiglia, la natura, siano rovesciati dal regista in una lettura metaforica delle forze capaci di sconvolgere la vita. Così la casa è sia il luogo in cui gli spiriti parlano agli uomini che la costruzione destinata a crollare sotto le sferzate di un vento chiaramente allegorico, la famiglia il cuore infetto dell'incesto, la natura un mostro distruttivo che ruggisce ed ingoia ciò che incontra. Ma, proseguendo nella metafora, questa potenza, questa energia che, troppo a lungo repressa, esplode incontrollata, in realtà non è malevola in quanto rade al suolo ciò che di malato e corrotto non merita di esistere lasciando posto alla pulizia della ricostruzione, alla nettezza dei nuovi progetti che nascono mondi e non minati da alcun peccato. Il messaggio, dunque, è positivo ma non buonista... la commozione per l'innocenza delle speranze del povero Quoyle è ciò che il regista cerca, la leggerezza di un pubblico che lascia la sala pensando che la giustizia talvolta si desti dal suo sonno è quello che il film ottiene: entrambi meritano assolutamente di essere amati.

Voto: 28/30

Elisa SCHIANCHI
12 - 02 - 02


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