ZOO-TOUR

presentazione del nuovo libro di Isabella Santacroce

 

di Gabriele FRANCIONI


ZOO-TOUR

 

A) Santa Croce, Pura Innocenza

 

Per parafrasare Yourcenar, la Santa Croce portata da Isabella è quella di dover sempre rappresentare le pure e spietate forze della grazia elementare di chi vive sempre in stato di "sorpresa" verso il Mondo-Vita, "contro" l'annoiato e povero lusso di un mondo-vita corrotto dalle convenzioni.

 

"The innocence of sleeping children, dressed in white (black?) and slowly dreaming stops all the time"

 

Vedere I-S in pizzo-e-pelle nera vestita, ma con ciuffi da bambina, è come sprofondare nella memoria delle nostre canzoni di ragazzini e vedere materializzarsi la sfrontata naturalezza di quell'età che non può, non deve finire (perlomeno nella nostra testa e nell'anima che abitiamo).

 

Stop - all - the - time.

 

 

B) Categorie, Reading

 

Chi legge o segue I-S si divide in:

 

a) simpatetici esseri umani specchiantisi nella di lei evocazione puntigliosa di alcune forme di sofferenza quotidiana e non;

b) voyeurs che pascolano le strade della comoda borghesia del nuovo millennio, attirati da ciò ""che non possono essere" (lei-libera)

 

Agli incontri del tour di ZOO, per fortuna, è predominante la prima graziosa - in senso letterale -  categoria umana, con punte di adorazione mistica e afflati erotico-religiosi. In questo mini-zoo di esseri umani, noi rientriamo alla grande nella prima categoria, felici di assistere non al solito ping-pong di domande desideranti l'oblìo e conseguenti ovvi silenzi come risposte (cosa ne pensi dell'omosessualità? perché ti vesti così? non c'è troppa violenza nei tuoi romanzi?) , ma ad un salutare rito di ribellione alla forma del pacioso e confidenziale reading in stile susannatama(r)ro.

 

 

C) Psalmòs, Canti

 

I-S legge (canta?) insieme a Marco Viroli - organizzatore dell'incontro - e un fan inginocchiatosi di fronte a lei, passi di ZOO che hanno il sapore del sangue finale, della resa della figlia di fronte al suo carnale destino.

 

Per noi non è irreale quel salmodiare eroticoeretico.

 

I-S parla delle forze primigenie che ci scaraventano sulla scena della vita e la pulsione della vita stessa a ricacciarci fuori (la madre e il contro-parto alla fine del libro, il voler tornare dentro quel corpo per evitare la morte, l'amore talmente assoluto, per così dire, da annientare le forze residuali della ragazza, che in un istante vede il tutto nero di un'anima che muore) perché Santa Croce sa usare il suo sguardo stupìto e tagliente di bambina eterna e ridisegnarlo sub specie di parole.

 

Amen.

 

 

D) ZOO

 

Quello che I-S racconta NON è scandaloso, ma semplicemente "è", accade, prende vita in moltissime famiglie.

Per chi non conosce ZOO (Fazi Editore, febbraio 2006), si tratta di monologo stilisticamente assai diverso dal resto della produzione santacrociana.

I-S s'immedesima in un'amica protagonista di ciò che prende vita e morte in ZOO.

Sono fatti reali raccontati alla scrittrice riccionese, che per la prima volta si stacca da sè e approda in un altro contenitore umano, diventando l'altra in tutto e per tutto. Scrive senza il tradizionale soundtrack emotivo di auricolari e musica come fonte d'ispirazione, fa morphing su se stessa e lascia che la voce dell'amica parli attraverso il suo corpo-mente-lingua.

 

Un triangolo amoroso e carico di risentimenti sta sulla scena, con la madre al centro e poi la figlia e poi il padre.

 

La famiglia diventa, in un certo senso, teatro del Tutto o, perlomeno, delle essenziali linee di forza su cui si dispongono i primordiali rapporti tra esseri umani legati da legami di sangue. C'è la Caduta del Padre, com'è giusto che sia in epoche in cui si torna a parlare (chi a sproposito, chi meno) di Culto della Dea, c'è l'ossessione della creazione continuamente ricreante vita, laddove l'Uomo è sempre e comunque Morte.

 

Prendetelo come volete, ZOO, rigiratevelo tra le mani, ma prendetelo sul serio.

 

 

E) "La vita umana è breve, ma io vorrei vivere per sempre"

 

Mishima dixit.

 

La stessa ybris trova spazio nella scrittura di I-S, la pervade nel momento stesso in cui indaga la ybris di Dio ("Dio è mio marito", in conferenza), che ci mette dentro il gioco del nascere da un corpo femminile cui ritornare quando tutto si annullerà (madre carnale, poi madre terra).

 

ZOO e le altre scritture di I-S sono da intendere in questo modo.

 

La cronaca del nostro involontario passaggio attraverso spazi-situazioni-fasi-stati del vivere come fossero stanze costruite e poi chiuse da qualcun altro e dalle quali violentemente tentare di uscire con massima dolcezza, cercando di scoprire dov'è la chiave che apre le porte, ma anche con il terrore che, fuori da "the cube" (la stanza di casa in FLUO, i luoghi pubblici di LUMINAL, la città di DESTROY, gli spazi aperti di LOVERS), non ci sia nulla.

 

L'amore e l'odio per i padroni del Gioco della Creazione (Dio-madre, Madre-madre, Famiglia-padre) e le loro conseguenze.

 

E chi è benedetto dalla timidezza, è il massimamente corraggioso e vi racconterà il gioco.

 

E chi vive nel buio, poi lancia lampi di luce.