TEATRO TESTONI 2011-2012

alexis. una tragedia greca

di Enrico Casagrande / Daniela Nicolò

assistenza alla regia Nicolas Lehnebach
 

18 - 19 - 20 gennaio 2012

 

di Giovanna ORI

alexis. una tragedia greca: scheda

29/30

"Alexis. Una tragedia greca" è la conclusione del  progetto  Syrma Antigone che la compagnia Motus ha intrapreso a partire dal 2009 alla ricerca di un collegamento tra la vicenda di Antigone e la cronaca attuale. Lo spettacolo si intreccia con le orme di Antigone a Exarchia, per rievocare il quartiere di Atene dove nasce e si sviluppa la rivolta contro le misure anticrisi del governo. Polinice è Alexis, è il giovane ucciso dalla polizia  nel 2008.

Da quest episodio e dalle rivolte che ne conseguono,  il testo presenta una partitura che  armonizza dialoghi, interviste, riflessioni, frammenti audio-video estratti dal web, dichiarazioni politiche e testimonianze raccolte per le strade di Atene. Il teatro si incarna quindi nel corpo multiforme dell’attore: brava Silvia Calderoni e gli altri attori presenti sul palco.

Un bel lavoro che prende e coinvolge lo spettatore, quando infine lo porta sul palco a condividere il coro. Il teatro come trama di pensieri in atto, sentieri del sentire agito.

Lo spettacolo espone la durata di un inizio. Una passione estensiva che prende spunto dalla cronaca, e da qui si in-trama fino a trasmutare la violenza in coscienza. La cronaca è di genere giornalistico, reportage dal costrutto oggettivante, privo di soggetto enunciante. I fatti sono ripassati e ripuliti a riflesso di cristallo. L’accadere è un panta rei che tracima ai bordi del torrente un liquido opaco debordante di responsabilità.

Ma, l’informazione da sola non basta. Il teatro invece fa il suo giro e commenta, pensa, cresce, sviluppa. Il teatro si dichiara pronto a ripartire dal centro Agorà. Sperimentare la coesistenza., dove il Coro si protende dal palco in fusione con lo spettatore. La coscienza di classe come coscienza dell’accadere incipiente.

In quest epoca di remissione dei peccati, il teatro costruisce un modo per risemantizzare la rivolta, la rabbia, per dare un significato partecipativo al sacrificio, che appare compiuto sull’arena della battaglia.

‪La Grecia, in questi giorni continua a vivere il dramma dei tagli e delle misure drastiche imposte da Bruxelles. Ad Atene In questi giorni le proteste prolungano la scena, in una commistione venefica di  cronaca e desiderio di ribellione.

La ritualizzazione della protesta collettiva come possibile riconversione in un sentire civico: dalla cronaca non senso alla tragoedia senso.

Tragoedia appunto, non da intendersi nel significato colloquiale di evento drammatico, bensì come mise en scène di una dimensione passionale che porta ad azione significante: humanitas e pietas come orizzonte di un senso liberato e liberatorio.

Ci piacerebbe che il cartellone 2011/2012 del Teatro Testoni di Casalecchio Di Reno  si protraesse anche negli anni a venire con programmazioni tanto dense di intelligenza “tragica”.

Perché è oramai certo che non si tratta di rinunciare alla lotta, ma di Artificiare, vale a dire, giocando con etimologie prospettiche, progettare il lavoro d’Artista come quello di un neo Artificiere, figura tecnica preposta a rendere sinergiche cultura e rabbia.

SITO UFFICIALE

 

TEATRO testoni

alexis. una tragedia greca

 

18 - 19 - 20 gennaio 2012