Paolini, si sa, fa genere a sé. Quello presentato al Teatro Toniolo, il 18 e il 19 dicembre 2013, però, non è un monologo, ma un vero e proprio duetto: l’attore veneto infatti ha diviso – equamente – la scena con la splendida voce del violoncello, applauditissimo coprotagonista della serata, suonato dal maestro Mario Brunello. I due, supportati dall’armonium di Stefano Nanni e da Francesca Breschi, maestra di coro, hanno presentato la storia e le storie di Giuseppe Verdi, nel bicentenario della sua nascita (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901). Il tutto, trasformando la platea in un corposo “coro popolare”, grazie a una rapida lezione full immersion, nella mezz’ora prima dello spettacolo, tenuta da Breschi e Brunello. L’excursus sulla vita e sulle opere di Verdi, dall’avventura argentina ai funerali degni di un re, dalla rivoluzione del sistema operistico e teatrale alla narrazione delle trame di alcune opere, è stato accompagnato dalle arie e dai temi più noti, in un perfetto “contrappunto” di musica e parole. Il risultato? Uno spettacolo assolutamente godibile sia da melomani sia da profani (come me), un po’ “diverso” ma garbatamente, senza troppi scossoni, e tanta bella musica ascoltata, cantata, canticchiata anche fuori dal teatro, andando a cena o verso il parcheggio. Operazione riuscita.24/30

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