SILVANO TOTI GLOBE THEATRE

 

riccardo III

di William Shakespeare

regia di Marco Carniti
traduzione e adattamento di Marco Carniti

 

29/8-08/09/2013

 

 di Lilith ZULLI

scheda

“Ma io, che non fui formato per tali svaghi, né fatto per corteggiare uno specchio amoroso; io che sono di stampo rozzo e manco della maestà d’amore con la quale pavoneggiarmi davanti a una frivola ninfa ancheggiante, io che sono rpivo d’ogni bella proporzione, frodato nei lineamenti dalla Natura ingannatrice, deforme, incompiuto, spedito prima del tempo in questo mondo che respira, finito a metà, e questa così storpia e brutta che i cani mi abbaiano quando zoppico accanto a loro, ebbene io, in questo fiacco e flautato tempo di pace, non ho altro piacere con cui passare il tempo se non quello di spiare la mia ombra nel sole e commentare la mia deformità. Perciò non potendo fare l’amante per occupare questi giorni belli ed eloquenti, sono deciso a dimostrarmi una canaglia e a odiare gli oziosi piaceri dei nostri tempi.”
Cosa rimane a chi è brutto e deforme se non che essere crudele? Un sanguinario e disumano “Riccardo III” quello presentato al Globe Theatre di Roma dal 29 agosto all’8 settembre. Un’attitudine intensa, quella shakespeariana del teatro diretto da Gigi Proietti: una struttura in legno che richiama fortemente quella del teatro elisabettiano inglese e un programma interamente dedicato ai capolavori del grandissimo autore di Stratford-on-Avon dal classicissimo “Romeo e Giulietta” fino al “Re Lear” – in programma fino al 22 settembre c.m.
Quella del “Riccardo III” è certamente tra le avventure più ardue nel teatro di Shakespeare perché si tratta di una costruzione drammaturgica che ruota tutta intorno un eroe – seppur negativo – e i suoi pensieri. Marco Carniti, regista della versione del Globe, ha a tal proposito dichiarato: “Un lungo eterno incubo di Riccardo che coinvolge e lega tutti i personaggi della tragedia, ora spettri della realtà, ora spettri della mente. Perché l’essere umano così schiavo delle sue azioni non può sottrarsi da se stesso e quindi è condannato a vivere una vita di incubi popolati da spettri della coscienza. Vedo questo spettacolo come un incontro psichiatrico con il mostro che è in tutti noi”. E, così, Carniti ha limitato lo spazio scenico a una passerella a mo’ di ponte levatoio e una porta rossa – quasi sanguinolenta – attraverso la quale i personaggi entrano e escono dalla scena come in un trampolino da cui compiere un salto nel vuoto. Un vuoto certo emblematico della miseria dell’animo umano quando corrotto e condotto da passioni terrene come nel periodo delle lotte per il potere tra l’aristocrazia inglese del Seicento.
Una nota di grande stima va agli interpreti, meravigliosi e audaci e, in particolare, ad un ottimo Maurizio Donadoni che presta voce e corpo ad un uomo crudele, consumato dalla sua stessa vita, rinnegato dalla sua stessa madre. Un uomo che – continua Carniti – “specchia continuamente se stesso riflettendo l’immagine del marcio nascosto nell’essere umano, dietro le apparenze, e che rappresenta la deformità congenita dell’uomo. Che è di tutti, nessuno escluso”. Ricordiamo le parole, tremende e tonanti, della Regina sconfitta Margherita d’Angiò – qui nella suadente interpretazione di Melania Giglio – che ci ricorda l’universalità del male e l’ineluttabilità del dolore causato dagli esseri umani: “Povera regina dipinta, vano simulacro della mia fortuna! Perché versi zucchero su quel ragno rigonfio la cui rete mortale già ti stringe? Sciocca! Sciocca! Affili un coltello per uccidere te stessa. Giorno verrà che chiederai a me di aiutarti a maledire questo rospo velenoso con la gobba”.
27/30

RICCARDOTERZO di William Shakespeare, regia di Marco Carniti, traduzione e adattamento di Marco Carniti I Interpreti (in ordine alfabetico) FEDERICA BERN, MARCO BONADEI, TOMMASO CARDARELLI, PATRIZIO CIGLIANO, BENEDETTA CIGLIANO, MASSIMO CIMAGLIA, PIA LANCIOTTI, NICOLA D’ERAMO, PASQUALE DI FILIPPO, MAURIZIO DONADONI, GIANLUIGI FOGACCI, MELANIA GIGLIO, GABRIELE GRANITO, RAFFAELE LATAGLIATA, SEBASTIAN MOROSINI, PAILA PAVESE, EMANUELE SALCE, ALESSIO SARDELLI I SCENE Fabiana Di Marco I COSTUMI Maria Filippi I DISEGNO LUCI Umile Vainieri I PROGETTO FONICO Franco Patimo I MUSICHE David Barittoni I AIUTO REGIA Adamo Lorenzetti

SITO UFFICIALE

 

Riccardo III
regia Marco Carniti
traduzione e adattamento di Marco Carniti