II festival del fumetto

bilbolbul

Bologna, 05-09 marzo 2008

di Virginia NEGRO

 

Bilbolbul è arrivato alla seconda edizione, purtroppo per voi è anche terminato, ma consolatevi, la scia del festival del fumetto continua a colorare Bologna. Consiglio vivamente di fare un salto alla Galleria Forni dove sono esposti alcuni lavori di Stefano Ricci, fumettista bolognese di fama internazionale, collaboratore di Repubblica, Panorama, Esquire, Il manifesto, Glamur e moltissimi altri…

 

Stefano Riccini De Luca

 

La sua personale bolognese “Il ritorno dell’orso” è solo una fessura sull’universo artistico di Ricci - fatto non solo di puro comics ma anche di fusioni di questo con danza, teatro e cinema - ma riesce ad illuminare la curiosità, mostrando un mondo affascinante quanto misterioso. Fino al 6 Aprile invece all’Aemilia Hotel trovate “18 fumettisti per Nosferatu” un progetto nato da un workshop di “Arena!”contenitore dell’importante Concorso Internazionale Baraccano e di eventi che portano la nostra attenzione al mondo dell’arte e del fumetto: 32 pagine, 36 tavole di 18 artisti diversi creano un itinerario che vagabonda tra gli stili più disparati in un duello a colpi di pennino.

 

Gianni De Luca


Sicuramente il fiore all’occhiello di quest’anno è “Disegno pensiero”, prima grande mostra antologica dedicata all’autore del Commissario Spada Gianni De Luca. Fino al 4 Maggio nel Museo Civico archeologico di Bologna sarà quindi possibile andare a conoscere l’evoluzione grafica e di pensiero di questo innovatore del fumetto attraverso i 200 lavori esposti, tra tavole e fumetti e disegni inediti. A fine mostra la sensazione di aver davvero preso parte a un percorso, non solo grafico, ma anche teorico, politico e storico. Le prime tavole del 47 sono un omaggio al disegno inteso proprio come l’arte di tracciare, un’ode alla linea, e non è un caso che il primo lavoro di De Luca sia intitolato “Il mago Da Vinci”, quasi a ricordare le origini del disegno figurativo e la storia, di quest’arte, per anni considerata esclusivamente come un gesto preliminare alla realizzazione del dipinto, discriminata perché intrinsecamente umana in quanto rende chiunque partecipe dell’atto umano che l’ha prodotta, con il suo stile preciso e il suo segno morbido De Luca pare rendere omaggio proprio al fautore dell’emancipazione del disegno, Leonardo. L’atmosfera si incupisce notevolmente nei lavori degli anni 70, così De Luca stesso spiega il perché di questo cambio di rotta: “Forse le mie illustrazioni erano nitide perché il mondo là fuori cominciava ad esserlo molto meno, cominciava a stridere. Io combatto così le mie battaglie contro il mondo che stride:con le idee e con le forme, con il progetto della bellezza.” De Luca rivoluziona il mondo del fumetto per ragazzi trattando temi come la droga, disegnando un tempo, con le sue rivolte e i suoi problemi, riflettendo sul ruolo civile e pedagogico di chi crea immagini; Il Commissario Spada, una linea casualmente diventata faccia, come la maggior parte dei suoi lavori appartengono di fatto a quel vastissimo ma poco appariscente mondo del periodico per ragazzi.
Meravigliosa la sua trilogia shakesperiana Paulus…Prestate attenzione soprattutto all’Amleto, tavole bellissime, una rappresentazione grafica del movimento che pervade ogni tavola fino a creare lavori propriamente dinamici, la lettura stessa sembra possedere una propria energia cinetica, lo studio ossessivo del particolare, disegni che racchiudono tutto l’insegnamento di De Luca: “Avere fantasia non significa immaginarsi le cose, significa dare importanza alle cose.”
Giusto ospite del Museo della musica è invece Luois Joos con la sua mostra “Jazz Concert” Joos è un artista che traduce in immagini la sua passione per il jazz, confrontando così musica e arti visive.

 

Luois Joobs


Non può mancare un pezzo di Oriente e infatti lo troviamo Con l’esposizione “Sinfonia” al Museo Morandi. Hok Tak Yeung e Chihoi Lee fondatori di Springroll, rivista culto ad Hong Kong mescolano storie surreali e poetiche di tradizione manga alla cultura pop e dei videogames.
Piazza Nettuno dà voce al progetto de L’intenazionale fino al 26 marzo con “Cartoline da…” , uno spazio dedicato al disegno di stampo giornalistico, una raccolta di fumetti di reportage.
Vi segnalo infine, anche se ve ne sono moltissimi altri ancora, i lavori di Vanzella e Genovese su Luigi Tenco che esplorano la personalità di un artista buio protagonista di un mistero tutto italiano.
 

Luca Genovese

 

Al Lumiere il cuore del festival, il progetto cioè di far comunicare schermo cinematografico e foglio, con documentari come quello sul fumetto americano: “Will Eisner Portrait of a sequential artist”, o il lavoro di Giovanni Eccher sulla vita e le opere di Roberto Raviola “Magnus: il segno del viandante”.In prima nazionale il capolavoro “Paura del nero”, anche se ve lo siete lasciati scappare potete fare un giro alla mostra omonima alla Galleria Squadro, un film di animazione acclamato al festival di Roma dedicato alla magia del nero firmato dai maggiori fumettisti internazionali. Anche per Free Jimmy vale lo stesso, se non ce l’avete fatta potete ancora dare un occhio alla mostra del suo autore, una leggenda del fumetto underground, i lavori del norvegese Nielsen saranno al Lumiere fino al 25 marzo, la mostra come il film, primo in 3d nel cinema norvegese, è caratterizzata da una personalissima visione della società, fatta di molta satira e umorismo nero.
Non sono poi mancati gli incontri con il mondo del fumetto per ragazzi, con una personale su Coco Bill , un laboratorio di Luca Salvano nonché concorsi e ancora incontri.

 

Gabriella Giandelli

 


Stasera vado a vedermi al Nosadella “Le stanze degli altri”, una raccolta di tavole di interni di Gabriela Giandelli, che pare sia una specie di leggenda del fumetto in Italia, ok mi pare di avervi detto tutto, la palla a voi.
 

Bologna, 10 Marzo 2008