AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

 

Eventi Teatro

pinocchio di sabbia

voce recitante di Davide Riondino

 

Sala Petrassi 18 aprile 2013 h.21

 

di Agnese CARGINI

scheda

"Il suo stile è fatto di ritmi veloci, quando non serrati impressi alla prosa e ai dialoghi; di un uso eccentrico della punteggiatura dove abbondano le lineette e i due punti". Le parole di Daniela Marcheschi, italianista, critica, traduttrice, appaiono calate a pennello per il “Pinocchio di sabbia”: un'avventura sensoriale, avvolgente, capace di catturare l'attenzione in maniera sorprendente su una storia che è parte stabile dell'immaginario umano.
Nonostante l'efficacia del narratore (Riondino non si smentisce, è sempre una conferma), questo spettacolo è un'esplosione di visioni e sonorità capaci da soli di portare avanti la trama attraverso la suggestione ritmica del racconto. La multiformità - in evidente continuo mutamento - della sabbia si contrappone alla fiaba, per questo mutata temporalmente dalla sua origine: i tempi ritmici serrati hanno la meglio sulla stoicità della trama, com'è comunemente conosciuta. E così la pancia della balena da scena ultima, diventa prologo dell'avventura, passando per la fatina e solo dopo all'incontro con i due felini più famosi del mondo fantastico. Quasi come se questa manipolazione temporale, fosse pensata per un'impostazione volutamente cupa e tesa verso una tensione palpabile, con voce, musica e scene visive che viaggiano all'unisono.
Il risultato parla di un pubblico visibilmente catturato dalle immagini eclettiche del visionario pittore Ottoni e dalla fisicità scenica di Matteo Scapoli, simile a una piovra istrionica intenta in una performance danzante. Con la stessa sicumera passa da ritmi tribali a distorsioni elettro-noise e porta lo spettatore seduto sulle poltrone di fronte in una ballata comune coinvolgente sulla scena.
Eppure il padre di questa storia, un secolo e mezzo fa si muoveva nella sicurezza di aver creato una “semplice” fiaba per piccoli, in grado di avere soltanto un'amena vita breve, destinata a evitare alcuna traccia nella storia letteraria italiana, tanto da non voler pretendere un equo compenso per il suo sforzo narrativo. Questa ulteriore conferma dell'eterna comunicativa di Pinocchio, smentisce ancora una volta, se era necessario, Carlo Lorenzini di Collodi, attribuendo alla sua creatura una vitalità tuttora intatta, capace di valicare tempo, suoni e immagini. 25/30
voce recitante David Riondino disegni e animazioni su sabbia Massimo Ottoni musiche originali eseguite dall’autore Matteo Scaioli

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DAVIDE RIONDINO

pinocchio di sabbia