AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA

PATTY SMITH "MY FESTIVAL"

 

Eventi Musica

the poet speaks
omaggio ad allen ginsberg

patti smith VOCE, philip glass PIANOFORTE

 

13 aprile 2013

 

di Azzurra SOTTOSANTI

scheda

“Tutto ciò che facciamo è per questa cosa impaurita
che chiamiamo Amore -
bisogno e mancanza”

Allen Ginsberg, “Wichita Vortex Sutra” (da “Jukebox all’idrogeno”)

Patti Smith e Philip Glass regalano emozioni uniche.
Qualche giorno fa i due mostri sacri della musica si sono esibiti a Roma in un reading ormai lungamente collaudato per rendere omaggio all’amico scomparso Allen Ginsberg.
Nono appuntamento del “Patti Smith My Festival”, THE POET SPEAKS è una celebrazione in memoria dei poeti della beat generation, che restituisce al pubblico il sentimento di un’autentica e profonda amicizia.
Ad accompagnare i versi del poeta, insieme a un’accorata Smith, le note estatiche di Philip Glass e delle sue “Methamorphoses”, con l’aggiunta di svariate incursioni della pianista Jesse Smith (che di Patti è la figlia) e del chitarrista e compositore Lenny Kaye.
E così il poeta ha parlato, parlato davvero, attraverso le sue parole e attraverso quelle dell’amica Patti, che per lui ha composto capolavori come “Notes to the Future”, “The Blue Thangka” e “My Blakean Year”. Ma anche attraverso il pianoforte di Glass, già autore delle musiche di alcuni tra i suoi più noti componimenti, come “Wichita Vortex Sutra,” contenuto nell’opera “Jukebox all’idrogeno”; nonché attraverso le immagini (disegni e fotografie) accuratamente selezionate dai due amici, a testimonianza dell’eclettismo artistico di Ginsberg.
La generosa Smith ha offerto agli spettatori momenti di riflessione e gioie intense, esibendosi in brani celebri come “Ghost Dance” e “Pissing in a river”, fino a concludere con la mitica “People have the power”, sulle cui note il pubblico della Sala Santa Cecilia non è riuscito a rimanere al suo posto.
Ma il culmine dell’emozione è stato raggiunto durante la lettura di “On Cremation of Chogyam Trungpa, Vidyadhara” (poesia dedicata da Ginsberg al suo maestro di meditazione buddista, con il quale lavorò duramente al fine di integrare dharma e poesia) e della Nota finale a “Urlo”:

“La macchina da scrivere è santa,
il poema è santo, la voce è santa,
gli ascoltatori sono santi, l’estasi è santa!
Santo Peter, Santo Allen, Santo Solomon,
Santo Lucien, Santo Kerouac, Santo Huncke,
Santo Borroughs, Santo Cassady,
santo lo sconosciuto sodomizzato e i sodomiti sofferenti,
santi gli spaventosi angeli umani!”


Santo, santissimo Ginsberg!
 
Programma: Notes to the Future Scritto da Patti Smith Brani tratti da Metamorphoses, composto da Philip Glass I Wichita Vortex Sutra Scritto da Allen Ginsberg The Blue Thangka Scritto da Patti Smith Brani tratti da Metamorphoses, composto da Philip Glass I My Blakean Year Scritto da Patti Smith I Ghost Dance Scritto da Patti Smith e Lenny Kaye I Pissing in a River Scritto da Patti Smith e Ivan Kral I Etudes # 2 and #10 Composto da Philip Glass I On Cremation of Chögyam Trungpa, Vidyadhara Scritto da Allen Ginsberg Composto da Philip Glass I Magic Psalm Scritto da Allen Ginsberg Composto da Philip Glass Footnotes to Howl Scritto da Allen Ginsberg People Have the Power

SITO UFFICIALE

 

Auditorium Parco della Musica

patti smith "my festival"

09 -25 aprile 2013