"Là
dove il mondo reale si cambia in semplici immagini, le semplici immagini
divengono degli esseri reali e le motivazioni efficienti di un comportamento
ipnotico. Lo spettacolo, come tendenza a far vedere per il tramite di
diverse mediazioni specializzate il mondo che non è più direttamente
coglibile, trova naturalmente nella vista il senso umano privilegiato che in
altre epoche fu il tatto; il senso più astratto e più mistificabile,
corrisponde all’astrazione generalizzata della società attuale".
Guy
Debord, “La Società
dello Spettacolo”
Quel gran genio di Antonio Rezza torna a far
parlare di sé. E lo fa con uno spettacolo dissacrante e blasfemo,
perfettamente incarnato nel suo stile.
è il Teatro Vascello di Roma ad accoglierne, ancora una volta, il
debutto.
FRATTO_X, ideato in collaborazione con l’amica e collega di sempre Flavia
Mastrella, è uno spettacolo di un’ilarità agghiacciante, nel quale i
meccanismi manipolatori della società attuale vengono messi a nudo con la
forza prorompente ed eversiva di testi ed azioni performative ad altissimo
tasso di comicità.
Uno spettacolo al vetriolo che smaschera i meccanismi del potere, il giogo
biopolitico di una società che ipnotizza le coscienze secondo la logica dei
reality show.
Rezza dà vita agli habitat geniali e minimalisti creati da Flavia Mastrella
e lo fa a partire da un’incognita: quella X ostacolante che dà il titolo
allo spettacolo e che obbliga lo spettatore ad una visione centrifuga.
è l’incognita che Rezza
scardina con la sua folle lucidità, imponendo – non più dando – voce ai suoi
personaggi, esattamente come tenta di fare il potere. Quell’ostacolo che
diviene strumento di una semplificazione, il fratto. Uomo con uomo si
semplifica e non resta nulla. Persino la rabbia si semplifica, fino a
scomparire.
Perché quella in cui viviamo è la società della rappresentazione, la società
del sentito dire. Una società dove un essere telecomandato geneticamente
modificato può assurgere al titolo di essere umano ed avere voce in
capitolo, perché la sua voce è la voce di un altro e tanto basta. Personaggi
che imitano se stessi, vite inautentiche dove l’amore è solo un fatto di
residenza. Dove quello che manca è una scelta consapevole. Dove non ci si
lascia mai davvero riguardare dalle cose, perché la visione è obbligata, ma
è pur sempre visione e giammai sguardo.
"Forma e demenza non viaggiano mai da sole". Togli la forma, resta la
demenza.
Una critica feroce alla società dello spettacolo, alla sua estetizzazione
fuorviante, al potere manipolatorio di una società che contrae la
sensibilità e livella il senso comune.
FRATTO_X è l’altra faccia della spensieratezza. |