teatro vascello

stagione teatrale

stagione 2012-2013

 

04/dicembre 2012 -06/gennaio 2013

 

FRATTO_X
di Antonio Rezza e Flavia Mastrella
con Antonio Rezza e Ivan Bellavista

Habitat di Flavia Mastrella

di Azzurra SOTTOSANTI

Collegamenti rapidi: scheda

"Là dove il mondo reale si cambia in semplici immagini, le semplici immagini divengono degli esseri reali e le motivazioni efficienti di un comportamento ipnotico. Lo spettacolo, come tendenza a far vedere per il tramite di diverse mediazioni specializzate il mondo che non è più direttamente coglibile, trova naturalmente nella vista il senso umano privilegiato che in altre epoche fu il tatto; il senso più astratto e più mistificabile, corrisponde all’astrazione generalizzata della società attuale". Guy Debord, “La Società dello Spettacolo”

Quel gran genio di Antonio Rezza torna a far parlare di sé. E lo fa con uno spettacolo dissacrante e blasfemo, perfettamente incarnato nel suo stile.
è
il Teatro Vascello di Roma ad accoglierne, ancora una volta, il debutto.
FRATTO_X, ideato in collaborazione con l’amica e collega di sempre Flavia Mastrella, è uno spettacolo di un’ilarità agghiacciante, nel quale i meccanismi manipolatori della società attuale vengono messi a nudo con la forza prorompente ed eversiva di testi ed azioni performative ad altissimo tasso di comicità.
Uno spettacolo al vetriolo che smaschera i meccanismi del potere, il giogo biopolitico di una società che ipnotizza le coscienze secondo la logica dei reality show.
Rezza dà vita agli habitat geniali e minimalisti creati da Flavia Mastrella e lo fa a partire da un’incognita: quella X ostacolante che dà il titolo allo spettacolo e che obbliga lo spettatore ad una visione centrifuga. è l’incognita che Rezza scardina con la sua folle lucidità, imponendo – non più dando – voce ai suoi personaggi, esattamente come tenta di fare il potere. Quell’ostacolo che diviene strumento di una semplificazione, il fratto. Uomo con uomo si semplifica e non resta nulla. Persino la rabbia si semplifica, fino a scomparire.
Perché quella in cui viviamo è la società della rappresentazione, la società del sentito dire. Una società dove un essere telecomandato geneticamente modificato può assurgere al titolo di essere umano ed avere voce in capitolo, perché la sua voce è la voce di un altro e tanto basta. Personaggi che imitano se stessi, vite inautentiche dove l’amore è solo un fatto di residenza. Dove quello che manca è una scelta consapevole. Dove non ci si lascia mai davvero riguardare dalle cose, perché la visione è obbligata, ma è pur sempre visione e giammai sguardo.
"Forma e demenza non viaggiano mai da sole". Togli la forma, resta la demenza.
Una critica feroce alla società dello spettacolo, alla sua estetizzazione fuorviante, al potere manipolatorio di una società che contrae la sensibilità e livella il senso comune.
FRATTO_X è l’altra faccia della spensieratezza.

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