io sono teatro 2011.2012
 

cyrano de bergerac

Di Edmond Rostand
Traduzione e adattamento Tommaso Mattei
Mestre, dal 22 al 25 Febbraio

Regia Alessandro Preziosi
Scene Andrea Taddei
Costumi Alessandro Lai
Con Alessandro Preziosi, Valentina Cenni


Una produzione KHORA.teatro in coproduzione con TSA
 

di Ambra MURA

 

29/30

 

Collegamenti:

- Teatro Toniolo

- Cyrano de Bergerac

In scena al Toniolo con il Teatro Stabile del Veneto un altro grande classico. La messa in scena di Alessandro Preziosi, che si propone come regista e attore, principale riprende la commedia di Edmond Rostand nella sua interezza e con fedeltà.
Cyrano è un temuto spadaccino, di lama veloce e lingua affilata, a cui piace rendersi antipatico ma che in fondo è mosso da nobili valori, come il disprezzo e il non asservimento ai pre-potenti, i valori dell’amicizia e dell’amore. Un uomo leggendario che stende i suoi avversari a suon di versi poetici, giochi di parole e duelli impareggiabili. Queste qualità però non lo consolano del suo più grande cruccio: un naso enorme che sempre gli ricorda la sua bruttezza.
Ironia della sorte Cyrano è innamorato della cugina Rossana, donna di cultura e di straordinaria bellezza. Questo amore non corrisposto da origine al triangolo amoroso tanto noto. Infatti lei, innamorata di Cristiano, un bel giovane che si appresta a divenire cadetto sotto la direzione di Cyrano, chiede al cugino di proteggerlo. I due uomini si troveranno a condividere l’amore di Rossana, Cristiano con la sua bellezza e Cyrano col suo intelletto. Il finale è tragico come nelle migliori commedie romantiche di fine ‘800.
Lo spettacolo, da copione, si apre con Cyrano che umilia un attore durante il suo spettacolo, colpevole di aver messo gli occhi su Rossana.
La scenografia è davvero verosimile. Nonostante gli scenari siano molteplici -dagli interni del teatro agli esterni in città, dal campo di battaglia al convento- vi è una grande cura dei dettagli e di come questi si abbinino ai diversi momenti dello spettacolo, come il sorgere della luna al momento della morte di Cristiano. Si vedono in questa scenografia i tipici stratagemmi teatrali per i cambi di contesto. Teli, lampadari, cornici che si alzano e che spariscono con estrema naturalezza. Nel complesso è una scenografia che colpisce per la resa.
Ancora per quel che riguarda gli aspetti tecnici, anche l’uso delle luci è molto studiato. Al punto da riuscire a rendere, solo tramite l’ausilio dei riflettori, l’aria convulsa e polverosa della guerra. Un uso che talvolta ricorda quello cinematografico dei grandi autori, come quando Rossana ci viene mostrata per la prima volta.
Del resto anche nella scelta delle musiche si riconoscono dei suoni e degli strumenti tipici delle colonne sonore più recenti, peraltro inserendosi benissimo nel contesto della storia, senza stonature.
I costumi, che ben richiamano l’immaginario collettivo della Francia dei moschettieri, risultano sempre molto appropriati. L’unica nota stonata può essere l’assenza del protagonista assoluto della commedia: il naso.
Preziosi qui mette in scena un capolavoro del teatro della parola ma che grazie all’allestimento di Khora.teatro diviene uno spettacolo che si fa apprezzare per la sua rotondità, la sua completezza scenica. Il carisma trasmesso al personaggio principale e la bravura e la simpatia degli attori ci regalano uno spettacolo divertente ma anche drammatico, che appassiona fino all’ultima parola.

teatro toniolo PRESENTA...

cyrano de bergerac

Mestre, dal 22 al 26 Febbraio 2012
Traduzione e adattamento Tommaso Mattei

Regia Alessandro Preziosi