Teatro Toniolo
IO SONO TEATRO 2012/13

 

LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI

di Bertold Brecht

con Umberto Orsini

regia Claudio Longhi
 

27/2-03/03/2013

 

di Francesca BELLEMO

scheda

Se vedi Chicago leggi Berlino, se vedi cavoli leggi soldi e se vedi Arturo Ui leggi Adolf Hitler. In scena al Teatro Toniolo di Mestre (VE) dal 27 febbraio al 3 marzo 2013, l'ironica e al contempo drammatica parodia dell'ascesa al potere di Hitler scritta da Bertolt Brecht nel 1941 è dannatamente attuale. Se non altro per la battuta finale in cui il cast al completo si schiera sul proscenio e intona "Se uno dà calci son io e uno li piglia sarai tu" con tanto di dito puntato sul pubblico.
Sopra le loro teste troneggia la scritta colorata "Il lavoro rende cavoli" ricalcata inconfondibilmente sopra l'"ARBEIT MACHT FREI" di Auschwitz, a riassumere in estrema sintesi e con molteplici significati il gioco di metafore del teatro brechtiano, sempre volto a indurre lo spettatore al ragionamento attivo.
A mettere in scena "La Resistibile Ascesa di Arturo Ui" è il regista Claudio Longhi che può contare non solo sulla bravura indiscutibile di Umberto Orsini, uno dei padri nobili del teatro italiano, ma anche su un cast decisamente alla sua altezza che si cimenta in una recitazione sfaccettata, volutamente caricata, arricchita dai numerosi interventi musicali che mettono ancor più in luce l'impressionante talento degli attori, tra i quali spiccano inevitabilmente Lino Guanciale e Luca Micheletti, quest'ultimo non a caso vincitore del Premio Ubu 2011 come migliore attore non protagonista.
L'opera è un tentativo di spiegare al mondo capitalistico le dinamiche che hanno portato Hitler al potere attraverso una trasposizione americana degli episodi della storia tedesca a partire dal 29, anno della crisi di Wall Street e preludio a quella che colpì la Germania l'anno successivo, passo decisivo per l'ascesa del dittatore nazista.
Ambientata a Chicago non poteva prescindere dalla formula del musical, che alleggerisce, seppur apparentemente, lo spettatore alla prese con la lettura della parodia: il traffico di cavoli dei gangster come i prestiti statali degli Junker prussiani, la corruzione del sindaco Dogsborough come quella del presidente del Reich von Hindenburg, e poi la figura di Ernesto Roma (Ernst Rohm) e di Giuseppe Givola (Joseh Goebbles) fino alla trasformazione di Ui-Hitler in quel grande comunicatore delle masse, appositamente addestrato - si dice - da un attore di provincia. Dall'incendio dei Reichstag, cui segue il processo all'innocente disoccupato, alla "notte dei lunghi coltelli", fino all'assassinio del Cancelliere austriaco Dollfuss e all'Anschluss all'elezione di Hitler con il 98% dei voti: c'è tutto. E c'è di più. Alla fine delle parole di Brecht che si esauriscono nel '41 resta il fantasma della dittatura, mai morto, dal quale gli attori mettono in guardia con quel dito puntato sulla platea. 29/30
LA RESISTIBILE ASCESA DI ARTURO UI di Bertold Brecht, musiche originali di Hans-Dieter Hosalla, traduzione Mario Carpitella, regia Claudio Longhi, drammaturgia Luca Micheletti, scene Antal Csaba, costumi Gianluca Sbicca, luci Paolo Pollo Rodighiero, altre musiche Fryderyk Chopin, Hanns Eisler, Friedrich Hollaender, Rudolf Nelson, John Ph. Sousa, Mischa Spoliansky, Johann Strauss figlio, Kurt Weill, fisarmonica e arrangiamenti Olimpia Greco, con Umberto Orsini e con Nicola Bortolotti, Simone Francia, Olimpia Greco, Lino Guanciale, Diana Manea, Luca Micheletti, Giuseppe Givola, Michele Nani, Ivan Olivieri, Giorgio Sangati, Antonio Tintis una produzione ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione - Associazione Teatro di Roma

SITO UFFICIALE

 

la resistibile ascesa di arturo ui
con Umberto Orsini
regia Claudio Longhi